Il pescarese Lorenzo Di Berardino racconta all’ANSA la situazione a Wuhan, nel cuore dell’epidemia del coronavirus.
Restano sostanzialmente chiusi in casa anche gli italiani rimasti a Wuhan, focolaio del coronavirus. “E’ da poco cominciato il capodanno cinese ma non si hanno grosse novità rispetto alla giornata di ieri”, racconta uno studente abruzzese, Lorenzo Di Berardino, in contatto con l’ANSA da un paio di giorni, spiegando che “la città è logicamente ancora bloccata sia in entrata che in uscita. Ed io e i miei colleghi stiamo limitando al massimo le uscite”, aggiunge, riferendosi alla ventina di connazionali che si trovano a Wuhan. Allo stesso tempo Di Berardino rileva la “grande novità” delle ultime ore, ossia l’avviata costruzione di un ospedale che dovrebbe essere completato entro pochi giorni, nelle intenzioni delle autorità: “Un ospedale interamente dedicato alla cura di questa nuova malattia e dotato di tutte le tecnologie all’avanguardia. Vedremo se si realizzerà, se ci dovessero riuscire sarebbe una grande cosa perché sarebbe l’ennesima contromisura messa in campo dalle autorità cinesi che si stanno adoperando giorno e notte” per fronteggiare l’epidemia, sottolinea Di Berardino.