“Vantava inesistenti rapporti influenti in politica per introdurre imprenditori negli appalti della ricostruzione aquilana”. Ingegnere chietino indagato dalla Procura de L’Aquila.
E’ accusato di millantato credito il 49enne Francesco Maria De Deo, che -secondo l’accusa- si vantava di avere rapporti con l’allora sottosegretario Legnini e il sindaco Cialente (totalmente estranei e eventualmente parti lese nella vicenda) per accreditarsi nella partita della ricostruzione post-sisma. In particolare, secondo le risultanze delle indagini appena chiuse dalla Pm de L’Aquila Antonietta Picardi (nella foto), ed eseguite dai carabinieri del Noe, il professionista si sarebbe proposto di aprire la strada dell’appalto sui sottoservizi a due imprenditori di Montorio al Vomano, Maurizio e Andrea Polisini, a loro volta indagati. Questi ultimi, sempre secondo la ricostruzione della procura aquilana, fidandosi di De Deo, gli avrebbero versato 105mila euro emettendo fatture per operazioni inesistenti: di qui l’accusa di reati tributari per tutti e tre gli indagati, che ora avranno 20 giorni per produrre difese e tentare di evitare il rinvio a giudizio. L’inchiesta è nata da una costola di quella sui puntellamenti Redde Rationem, in cui venne arrestato l’ex assessore comunale Pierluigi Tancredi.