Per la tragedia di Rigopiano l’assicurazione della Provincia, contattata dai legali dei familiari delle vittime archivia le richieste di risarcimento del sinistro.
“La posizione in oggetto verrà archiviata. E senza seguito”. E’ questa la risposta che affermano di aver ricevuto i tecnici di Studio 3A (che assiste Giampaolo Matrone, parte lesa dalla tragedia di Rigopiano) dalla QBE, la compagnia di assicurazione della Provincia di Pescara.
Non appena l’inchiesta della Procura di Pescara ha profilato responsabilità in capo agli Enti pubblici preposti, a tutti i livelli, con il conseguente fiume di avvisi di garanzia, anche “eccellenti” finora 24 – dalla mancata prevenzione del rischio valanghe, alla sottovalutazione dell’allarme, fino al colpevole ritardo dei soccorsi -, Studio 3A li ha contattati tutti, chiedendo le coperture assicurative per ottenere un congruo risarcimento, in particolare per Giampaolo Matrone, per la figlioletta Gaia, che ha perso la mamma e si trova un papà invalido, e per gli altri familiari del pasticciere. Un risarcimento che non è solo un diritto ma anche una necessità: Matrone deve sottoporsi a costanti e costose sedute di fisioterapia per cercare di recuperare un po’ di funzionalità della mano destra, o quanto meno per non perdere quel poco che gli è rimasto, e non può più svolgere la propria attività lavorativa.
Studio 3A spiega: “L’hotel non ha neanche risposto, il Comune di Farindola, nell’occhio del ciclone per la vicenda edilizia legata all’ampliamento del resort, ha indicato la propria assicurazione, la quale però ha preso tempo con la giustificazione che il procedimento penale è ancora in corso. La stessa posizione assunta dall’ufficio legale della Regione Abruzzo, che peraltro non ha fornito il nome della propria assicurazione. La Provincia di Pescara, che tra gli indagati vede anche il proprio Presidente, ha invece comunicato la sua compagnia assicurativa, l’inglese QBE. Peccato però” -prosegue Studio 3A “che quest’ultima, dopo una lunga attesa, abbia risposto Non potremo dare seguito al caso denunciato in quanto l’evento non trova copertura nella polizza per la Responsabilità Civile verso Terzi sottoscritta (dalla Provincia, ndr). L’articolo 7, infatti esclude espressamente i danni derivanti da calamità naturali” scrive QBE. Inoltre Studio 3A parla di “massimale ridicolo della polizza in questione, appena sei milioni di euro, totalmente insufficiente a fare fronte ai danni immani della tragedia”.
Per Matrone: “Su Rigopiano non si può usare il termine “archiviazione”: è un’offesa per tutti gli italiani, un insulto alla memoria delle vittime e l’ennesimo schiaffo a tutti noi che siamo rimasti a piangerli. Assunzione di responsabilità, da parte di tutti coloro che hanno sbagliato: questo ci aspettiamo”.