C’è una denuncia all’autorità giudiziaria da parte delle guardie volontarie del WWF a monte dell’inchiesta dei Carabinieri Forestali sull’inquinamento delle acque del torrente Fontanelle a Rocca S. Giovanni.
Lo afferma la stessa associazione ambientalista, ribadendo di aver evidenziato quella che appare come la più importante fonte di inquinamento del Fontanelle, diretta conseguenza di alcuni pozzi Imhoff (i cosiddetti “pozzi neri”) non funzionanti. Anziché provvedere alla primaria sedimentazione e digestione dei fanghi degli scarichi di acque reflue che giungono da circa 200 famiglie e da un importante centro commerciale della zona, i pozzi “venivano by-passati da condutture che sversavano, tal quale, il liquame inquinante nel torrente fino a giungere al mare in località Foce di Rocca San Giovanni”. L’indagine ha comportato il deferimento del legale rappresentante e di un tecnico della Sasi. Per Claudio Allegrino, coordinatore regionale delle Guardie Giurate Volontarie del WWF e Luciano Di Tizio delegato Regionale del WWF, “La speranza è ora quella che, a seguito delle denunce delle guardie WWF, le acque del Torrente Fontanelle possano tornare a essere meno inquinanti anche in vista della imminente stagione balneare”.