Chiesta la rimozione di un quadro fascista al sindaco di Roccacasale. Vi sono ritratti i legionari del paese durante la guerra di Spagna.
Un quadro che risale alla guerra di Spagna, in ricordo dei legionari fascisti di Roccacasale, esposto nell’aula consiliare del piccolo centro peligno, accende un caso politico. L’associazione “Un Solo Pianeta” e il Collettivo Altrementi Valle Peligna hanno chiesto al sindaco di Roccacasale, Enrico Pace, di rimuovere quel quadro perché celebra le guerre del regime fascista. Ad accendere i riflettori sul caso è stato il vice sindaco Agostino De Simone per aver annunciato l’affissione del quadro sui social, intendendo così dare un tributo “ai Roccolani Legionari in terra di Spagna si rende Onore, presso la sala consiliare del Comune”. Nel quadro contestato compaiono le foto dei cittadini di Roccacasale che hanno combattuto nella guerra di Spagna e nell’Africa Orientale Italiana. Su tutti spiccano le foto di Benito Mussolini, del re Vittorio Emanuele III e dei generali Badoglio e Graziani. Le due associazioni ricordano che “la Repubblica italiana è nata dalla Resistenza al nazifascismo e che quel quadro costituisce un’apologia del regime che per venti anni ha tolto la libertà al popolo italiano e che ha trascinato il nostro Paese nella grande tragedia della seconda guerra mondiale”. Oltre alla rimozione di quel quadro “Un Solo Pianeta” e “Altrementi Valle Peligna” hanno chiesto al sindaco di Roccacasale di ricordare degnamente invece i quattro pastori, di cui tre di Roccacasale, i fratelli Giuseppe e Antonio D’Eliseo e il loro nipote Antonio Taddei, ed uno di Pratola Peligna, Giuseppe De Simone, trucidati dai tedeschi il 20 ottobre 1943, all’ingresso del cimitero di Sulmona, dove ancora è collocata una lapide in loro memoria, per aver dato aiuto ai prigionieri anglo-americani fuggiti dal campo 78 di Fonte D’Amore.