Spunta il reato di discarica abusiva di eternit nel processo a carico della proprietà dell’ex fonderia Di Nicola a San Giovanni Teatino: l’amianto mai rimosso dall’area di via Mazzini.
Il procedimento giudiziario, avviato dal tribunale di Chieti con il pm Giancarlo Ciani, è a carico della Master Buildings Sardinia, azienda proprietaria dell’ex fonderia Di Nicola, che non è mai stata bonificata; nel processo il Comune, rappresentato dal sindaco Luciano Marinucci, si è costituito parte civile per il reato di mancata bonifica dell’eternit dopo l’acquisizione del terreno da parte della nuova proprietà.
Le coperture dei capannoni del complesso di via Mazzini a Sambuceto sono infatti in amianto. L’insediamento industriale fu rilevato dalla Master Buildings Sardinia più di dieci anni fa, dopo il fallimento della vecchia proprietà, con la clausola di effettuare la bonifica dell’eternit: operazione che sarebbe costata un milione e 200 mila euro e che avrebbe dovuto essere effettuata entro un anno dall’acquisto del terreno.
Lo scorso gennaio la società proprietaria dell’area aveva avviato il piano di risanamento del terreno, presentando apposita documentazione ad Asl, Arta, carabinieri forestali e Comune; tra marzo e aprile i lavori sono stati affidati a ditte specializzate, che avevano provveduto a catalogare e rimuovere alcune tipologie di rifiuti pericolosi, ma le coperture in eternit ad oggi non sono ancora state smantellate.
Al reato di mancata rimozione dell’amianto, il Comune, parte civile nel procedimento avviato dal tribunale di Chieti, ha chiesto pertanto di aggiungere il reato di discarica abusiva di rifiuti pericolosi, essendo l’amianto ancora presente nell’area di via Mazzini.
“La tutela della salute dei cittadini è un dovere fondamentale da rispettare”, ha dichiarato il sindaco Marinucci.
La prossima udienza del processo è fissata per lunedì 4 dicembre.