Scanno: fucilata ad aria compressa, pensionato in ospedale

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Pensionato originario di Cerchio ferito a Scanno da una fucilata a aria compressa. Le indagini seguono la pista del “gioco pericoloso”.

L’episodio è accaduto al tramonto quando un pensionato residente a Scanno ma originario di Cerchio è stato “impallinato” ad un polpaccio, mentre si trovava a ridosso della vecchia centrale elettrica in attesa del fratello. Ai carabinieri l’uomo ha raccontato di aver sentito due forti colpi e poi un forte bruciore al polpaccio. Soccorso da un passante che lo ha portato in auto al distretto sanitaria, il malcapitato -dopo una prima disinfezione della ferita- è stato trasportato all’ospedale di Sulmona dove è stato operato per l’estrazione del proiettile che fortunatamente non ha provocato danni vascolari: la prognosi è di 30 giorni. I carabinieri hanno avviato le indagini seguendo la pista del “gioco pericoloso”, e stanno controllando nella zona le autorizzazioni per la detenzione di armi ad aria compressa.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

1 Commento su "Scanno: fucilata ad aria compressa, pensionato in ospedale"

  1. david celiborti | 07/07/2017 di 11:51 |

    Altri tempi! Prima c’era tanta selvaggina per cui la caccia (forma iniqua di divertimento hobbystico!) era fiorente, così anche le industrie che ne reggevano le sorti! Si è sparato così tanto che di selvaggina non se trova quasi più! E’ come raffigurare una scena di caccia di un film di Fantozzi del compianto magnifico Paolo Villaggio, in cui ci si sparava vicendevolmente (il tizio con il labbro leporino scambiato per una lepre!). Ora il bersaglio è quello umano! Bisogna fare un altro esame…..per ottenere la patente di caccia per sparare ad umani ..svolazzanti..tra le nuvole!

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