Dall’autopsia di stamani all’ospedale di Vasto le cause esatte del decesso del 19enne nel centro di accoglienza a Schiavi D’ Abruzzo. Immigrato morto per cause naturali.
Potrebbe essere stato, in particolare un infarto, a togliere la vita a Ebrima Sanko, il ragazzo che ieri ha avvertito il malore fatale nel centro Matrix. Stamani era prevista l’autopsia all’ospedale San Pio di Pietralcina di Vasto, del medico legale Pietro Falco, disposta dal Sostituto Procuratore della Repubblica Enrica Medori, che ha comunque ordinato gli accertamenti.
Proprio nello stesso ospedale il giovane era stato visitato circa venti giorni fa, per una leggera crisi respiratoria, ma gli accertamenti avevano dato esito negativo. L’ipotesi più probabile resta dunque quella di una malformazione congenita che ha generato l’infarto.
Subito dopo il malore è stato tempestivo l’intervento del 118 di Castiglione Messer Marino e dell’eliambulanza da Pescara. Ma i soccorsi sono stati vani.
Aggiornamento: autopsia rinviata
Nel primo pomeriggio si è appreso che è stata rinviata l’autopsia sulla salma del giovane, in attesa della comunicazione della prematura scomparsa ai suoi familiari.
Il giovane africano era arrivato nel centro abruzzese tre mesi fa, e a Schiavi D’Abruzzo era benvoluto sia dagli altri migranti che dagli operatori della cooperativa Matrix. Amava il lavoro e sapeva integrarsi. In fuga su un barcone dalla dittatura in Gambia, si era salvato dal mare, me ha fermato la sua corsa e il suo sogno tra i monti dell’Appennino.