Dopo il riuscito corteo a Chieti lo scorso 28 gennaio: la nota e le foto degli studenti delle superiori. Riceviamo e pubblichiamo:
29 gennaio 2018. Un migliaio di studenti scende in piazza per denunciare i problemi strutturali che da troppi anni imperversano sugli istituti teatini. I ragazzi ottengono un appuntamento con il Presidente della Provincia e tornano a casa soddisfatti. I licei sono finalmente uniti al di fuori della politica e di altri fattori che non dovrebbero riguardare le scuole. L’allegria termina il 30/01/2018, giorno in cui il Blocco studentesco di Roma, con più di 20mila seguaci online, pubblica sui propri social network un comunicato nel quale sostiene che il movimento abbia “guidato” la protesta degli studenti. Successivamente, in seguito a svariate contestazioni da parte dei rappresentanti degli istituti del chietino, gli amministratori della pagina Facebook modificano il post, lasciando però invariato quello caricato su Instagram. Il cambiamento non rispecchia ancora la realtà: il Blocco sostiene di avere organizzato il corteo insieme ai rappresentanti delle scuole.
La verità è che gli studenti sono stati gli unici veri artefici di una protesta totalmente apartitica, che non ha visto la partecipazione del Blocco studentesco come movimento, ma solo di alcuni dei suoi membri, tra cui uno dei rappresentanti dell’ex liceo Magistrale di Chieti. In origine si era raggiunto un patto, per il quale chiunque avesse preso parte alla manifestazione lo avrebbe fatto vestendo i panni di cittadino e/o di studente, per cui era stata esclusa la collaborazione di qualsiasi movimento di stampo politico. Le notizie riportate dalla pagina Facebook “Blocco studentesco” e dall’omonimo profilo Instagram sono pertanto false e i cittadini abruzzesi hanno il diritto di saperlo.
Non sarà certo una fake news a trasformare il lavoro di centinaia di studenti nel solito corteo strumentalizzato e pilotato da persone che poco hanno a che fare con la scuola.Francesco Tumini, Amos Priore, Luisa Kraja, Matteo Retico, Marco Schiazza, Razvan Iacob, Emanuele Savorani e Stefano Barcio.