Dal Collettivo Studentesco di Pescara riceviamo e pubblichiamo la nota su emergenza Covid e scuole:
In Abruzzo si torna a parlare di riapertura delle scuole e per l’ennesima volta lo si fa riempiendosi la bocca di belle parole, con superficialità.
Il 26 Gennaio la Libera Associazione Studentesca ha portato in Regione la voce degli studenti e lo scetticismo, poi confermato, dell’impossibilità di riaprire le scuole senza apportare reali misure atte alla risoluzione dei tanti problemi esistenti: primo fra tutti i trasporti pubblici.
Umberto D’Annuntiis, assessore “competente”, ci ha assicurato, per conto della giunta, di predisporre l’apertura di un tavolo di confronto con la parte studentesca.
In Regione ci è stato chiesto di raccogliere informazioni in merito al problema, ci è stato chiesto di ovviare ad una mancanza istituzionale e di dare corso ad un lavoro che la stessa Regione avrebbe dovuto svolgere.
Lo abbiamo fatto: in un mese e grazie alla partecipazione dei rappresentanti d’istituto, della @cps_pescara e di ognuno di voi.
Il 26 Febbraio, quindi, i dati raccolti nella provincia di Pescara sono stati inviati all’attenzione dell’assessore e dunque della giunta.
È passata ormai una settimana, ancora tutto tace.
Il 5 Marzo, il presidente Marsilio ha firmato l’ordinanza con la quale auspica il ritorno alla didattica in presenza da lunedì 15 Marzo.
Vogliono riaprire la scuole ma i problemi restano.
Ad aggiungersi è la beffa di una politica, ipocrita, che fa promesse ma che continua ad ignorare la realtà e chi, questa realtà, la vive sulla propria pelle.
A distanza di due mesi, la richiesta che avanziamo alla Regione rimane la stessa:
ASCOLTARE LA VOCE DEGLI STUDENTI E GARANTIRE UN RIENTRO IN REALE SICUREZZA.