Prosegue anche oggi la protesta dei due coniugi rimasti senza lavoro a Ortona. La coppia dorme in auto sotto il Comune, avendo perso anche la casa.
Sono Stefano Franzese e Anna Maria Damiani, marito e moglie di origine napoletana, che si erano trasferiti ad Ortona avendovi trovato un lavoro. A 60 e 58 anni avevano deciso di cambiare vita e in Abruzzo oltre all’impiego (lui da operaio, lei da badante) avevano trovato anche un tetto. Tutto per loro è svanito quando entrambi hanno perso il lavoro da una ditta privata, e si sono trovati con un pugno di mosche in mano, ad una età difficile per trovare una nuova collocazione occupazionale, in una città -Ortona- che negli ultimi anni ha perso centinaia di posti di lavoro per la chiusura di tantissime aziende.
Dallo scorso giugno vivono in un’auto, che hanno parcheggiato sotto il portone del palazzo comunale, avendo chiesto invano un sostegno agli amministratori. A loro è stata assicurata almeno la certezza dei pasti alla mensa del ristoro degli Angeli, ma è soprattutto un tetto, con la stagione fredda in arrivo, quello che manca, o meglio la possibilità di pagare un affitto: “la voglia di lavorare non ci manca”, ribadiscono, “dateci una occasione”.
Aggiornamento. interviene il Comune:
Sulla difficile situazione che interessa una coppia di campani che vive in auto e che attraverso le pagine di un quotidiano ha chiesto aiuto al Comune, interviene l’assessore con delega al contrasto alla povertà, Luigi Menicucci.
«Appena saputo delle condizioni in cui vivevano questi coniugi napoletani ci siamo attivati immediatamente, offrendo loro i pasti attraverso il Ristoro degli Angeli, purtroppo la loro situazione è molto complessa. I coniugi sono nipoti di una famiglia che vive in città e risultano nello stato di famiglia di questi parenti. Sono arrivati a Ortona come badanti di un’anziana zia e poi non sappiamo perché, stiamo cercando di accertare i fatti, il rapporto di lavoro si è interrotto. Il fatto di far parte del nucleo famigliare dei parenti non permette loro di accedere ai servizi di assistenza, avendo di fatto un reddito ISEE molto alto, inoltre il regolamento comunale sull’emergenza abitativa per accedere ad un alloggio temporaneo prevede che i richiedenti abbiano la residenza a Ortona da almeno 2 anni. Ricordiamo inoltre che la legge stabilisce che siano i famigliari responsabili di questi coniugi, per cui ci stiamo attivando anche presso di loro».
«Il Comune- conclude l’assessore Menicucci – cerca di dare soluzioni possibili e legittime alle tante richieste che giungono ogni giorno, però spesso, al di là dell’umana comprensione e condivisione del dramma, vi sono impedimenti oggettivi. Sul caso specifico continuiamo comunque a lavorare per sostenere gli interessati”.