Sfrattato il Chieti Fc da Cepagatti: campanilismo?

Sospetti di campanilismo da parte della dirigenza del Chieti Fc: a Cepagatti la squadra dei record si vede negato il campo dal Comune

Finisce davanti al Tar la “querelle” sulla gestione dell’impianto calcistico “Marcantonio” a Cepagatti: la Fc Chieti ha deciso di impugnare la risoluzione del contratto disposta unilateralmente dal Comune lo scorso 7 dicembre. Al centro della controversia la motivazione addotta dai funzionari comunali (su indicazione degli amministratori): la convenzione venne sottoscritta con la società “Torre Alex”, ed il subentro nell’organigramma di quest’ultima di un nuovo gruppo dirigente va interpretato come una vendita della società stessa. Una giustificazione giuridicamente contestata dai dirigenti del club sportivo:

“Il soggetto giuridico del contratto non è cambiato” -spiega il vicepresidente e avvocato Filippo Di Giovanni (nella foto)- “è semplicemente subentrato un nuovo gruppo dirigente, impegnato peraltro a sviluppare l’attività sportiva a cavallo tra Chieti e Cepagatti. Le associazioni sportive, inoltre, non possono essere oggetto di compravendita. Non vorrei” -ha concluso- “che si tratti di una mossa ispirata da campanilismo o da motivazioni elettoralistiche, visto che a Cepagatti si vota tra qualche mese”.

A dirimere la controversia tra il Comune e la società del presidente Giulio Trevisan, che sta ottenendo intanto ottimi risultati sportivi (16 vittorie su 18 gare in Promozione), saranno dunque i giudici amministrativi. Prima di allora è molto difficile che il Chieti Fc restituisca le chiavi dell’impianto.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.