La polizia ha arrestato due dei quattro malviventi che avevano messo a segno un furto a Silvi nella casa di una coppia di anziani.

Lo scorso 20 ottobre le due malviventi erano riuscite a entrare nell’abitazione di due anziani coniugi a Silvi, fingendosi interessate all’acquisto della casa che la coppia ultrasettantenne aveva da poco messo in vendita, con tanto di cartello vendesi ben esposto sulla porta di accesso al condominio. Dopo aver svegliato l’anziana vittima che risposava nella propria camera da letto, le malviventi avevano trattenuto la coppia di anziani in cucina con la scusa di voler discutere insieme le formalità dell’acquisto, mentre una terza donna, di nascosto, era entrata repentinamente in casa dalla porta di ingresso, lasciata aperta, per recarsi nella camera da letto e frugare in cassetti e armadi alla ricerca di monili in oro e denaro da sottrarre.

Nel frattempo, la figlia dei due anziani, che casualmente si trovava in un’altra stanza dell’abitazione, accortasi di quanto stava accadendo, ha iniziato a chiedere aiuto. Le tre donne sono scappate a bordo di un’auto guidata da un quarto complice.

Sul posto è intervenuta una volante del commissariato di polizia di Atri che, indagando sull’accaduto e avvalendosi di testimonianze e dell’acquisizione delle immagini delle telecamere di sorveglianza di un’abitazione vicina, ha infine identificato tre dei quattro autori del reato, che, nei giorni scorsi sono stati denunciati per tentato furto in abitazione in concorso.

Due dei tre malviventi identificati sono stati arrestati questa mattina: si tratta di un cinquantasettenne e della sua compagna sessantaquattrenne, già condannati più volte per reati contro il patrimonio, arrestati a Chieti dagli uomini del commissariato di Atri, unitamente alla squadra mobile di Chieti in esecuzione della custodia cautelare in carcere richiesta dal pm Rosati ed emessa dal gip del tribunale di Teramo, Canosa.

A entrambi i soggetti è stato anche notificato il provvedimento del questore di Teramo del divieto di ritorno a Silvi per un periodo di tre anni. La stessa misura di prevenzione è stata adottata anche nei confronti della figlia ventiquattrenne della donna arrestata, denunciata in stato di libertà unitamente ai complici, residente a Pescara.

Sono tuttora in corso attività di indagini diretta a identificare il quarto complice.