Sirente Velino, WWF: “La Regione ora non insista”

Dopo la bocciatura della Consulta alla legge regionale con cui venivano ristretti i confini del Parco Sirente Velino, il presidente del WWF Italia, l’abruzzese Luciano Di Tizio si appella alla Regione: “I confini restino gli attuali, salviamo le aree a rischio”

La norma era stata fortemente contestata dalle associazioni ambientaliste che avevano chiesto al Governo di portarla al giudizio della Corte. Secondo i giudici la norma contestata vìola la Legge quadro statale sulle aree protette non avendo reso adeguatamente partecipi gli enti locali nella definizione del nuovo perimetro.

Il presidente nazionale del WWF, Luciano Di Tizio, sottolinea che la Consulta ha “bacchettato” la Regione la quale, ora, può solo poter provare a fare un’altra legge. “Nella sentenza si parla di possibili condoni edilizi su costruzioni abusive prima e dopo l’istituzione del Parco, alla luce di quello che è accaduto a Ischia e non solo, si dovrebbe tutelare il territorio, e abolire i condoni edilizi. Impensabile, prosegue Di Tizio, tagliare i confini di una delle aree protette regionali più belle, invece di proteggere il territorio, non costruendo su aree a rischio, preservando l’ambiente che vuol dire tutelare tutti noi”. Il Presidente del WWF si appella alla Regione affinché i confini del Parco Sirente Velino restino così come sono e vuole sottolineare che gli ambientalisti non proteggono “gli uccellini, o altri animali solo per simpatia, ma in un contesto naturalistico globale che riguarda tutti noi”. D’altronde questo è l’unico Pianeta che abbiamo dove vivere.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.