Da Bruxelles finalmente l’accelerazione per sbloccare 1,2 miliardi i fondi UE per il sisma in Centro Italia. Le risorse arriveranno anche in Abruzzo.
Penultima tappa e nuovo ok dei 28 agli 1,2 miliardi Ue per la ricostruzione nelle zone terremotate del Centro Italia, prima dello sblocco finale atteso con il via libera dell’Europarlamento il prossimo 13 settembre. Proprio nel giorno in cui a Norcia sono arrivati il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e il commissario all’Educazione Tibor Navracsics, gli stati membri hanno approvato tramite procedura scritta la modifica del bilancio Ue 2017 che permette di assegnare all’Italia la somma più alta mai stanziata da quando, nel 2002, è stato creato il Fondo di solidarietà europeo, da cui provengono gli 1,2 miliardi di aiuti stanziati. Ora manca solo il via libera definitivo dell’Aula, in programma a Strasburgo mercoledì prossimo, per permettere ai territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria di ricevere i fondi a sostegno della ricostruzione. Una volta erogato l’importo, lo Stato interessato è responsabile dell’utilizzo delle risorse e dovrà occuparsi anche della scelta delle operazioni da eseguire e dell’esecuzione delle attività di verifica e controllo. I soldi arriveranno in un’unica soluzione allo Stato colpito. Le misure di emergenza, ha già chiarito la Commissione europea, possono essere finanziate retroattivamente a partire dal giorno in cui si è verificata la calamità. Assieme ai fondi, dall’Europa vi sarà infine anche una solidarietà in termini di risorse umane: i volontari del corpo europeo di solidarietà potrebbero anch’essi coadiuvare le operazioni di ristrutturazione e ricostruzione o prestare aiuto negli interventi a tutela dell’ambiente.
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