Chiuso il sondaggio su Palazzo Sirena a Francavilla: ha vinto la demolizione. Ottocento i partecipanti.

423 consensi per la demolizione, 306 per la salvaguardia e 66 per la piazza con il foyer coperto. In 795 si sono espressi con il “like” nel sondaggio social a tre opzioni lanciato dalla pagina Facebook di Rete8. it sul futuro di Palazzo Sirena a Francavilla al Mare, conclusosi alle ore 8 di questa mattina. A votare è stato un numero inatteso di telespettatori e lettori, molti non residenti nella cittadina adriatica, che evidentemente si sono appassionati ad un tema ritenuto di grande interesse, e ai quali va la nostra gratitudine. Sono emerse, nel corso dei giorni, anche altre proposte progettuali, inviateci da professionisti che oggi o in passato si sono cimentati su un tema non solo rilevante dal punto di vista architettonico, ma anche urbanistico. Tutte proposte legate, in qualche modo alle tre principali: salvaguardia, demolizione o riformulazione del volume come nel caso del foyer coperto proposto da Chiola e Di Biase. Nella discussione tra i partecipanti, che lasceremo aperta senza tuttavia continuare a registrare i voti, ci sono state richieste di estendere il sondaggio ad ulteriori opzioni, richiami alla storia della città e dell’edificio, qualche punzecchiatura politica, ma è prevalsa la correttezza e lo spirito costruttivo.

Ad imporsi è stata la posizione del Sindaco Antonio Luciani, che punta a demolire il manufatto per realizzare una piazza di accesso al torrione (anch’esso oggetto di diverse dicussioni anche critiche), fornendo alla città un luogo aperto di aggregazione. Lo stesso sindaco ha comunque detto ai nostri microfoni di voler lanciare un concorso di idee, che -ferma restando la demolizione- trovi la soluzione migliore per la riorganizzazione di quello spazio. In fondo dal sondaggio traggono forza vitale e argomentativa anche le ragioni di chi sostiene le altre due soluzioni. Tantissimi gli spunti critici dei quali il dibattito -ancora aperto- sulla Sirena non potrà non tenere conto. Quello dei nostri lettori e telespettatori è stato solo un contributo alla conoscenza e al dibattito, non un referendum e nemmeno una elezione politica. Gli strumenti decisionali, lo ribadiamo ancora, sono altri. Ma intanto, dopo oltre una settimana di sondaggio, ne sappiamo tutti un po’ di più dell’argomento. Ed è questo non solo il ruolo, ma anche il dovere che vuole svolgere un organo di libera informazione.

Il servizio del Tg8: