Stalking a L’Aquila: lei lo lascia e lui la perseguita usando internet . L’uomo è accusato di minaccia, calunnia,molestia, ingiuria, danneggiamento,pornografia minorile, procurato allarme e sostituzione di persona.
La donna è stata ritratta in fotomontaggi a sfondo sessuale da un trentasettenne aquilano esperto informatico che inviava anche lettere, telefonate ed sms ad altre persone simulando reati e atti osceni da parte della ex fidanzata. Tra le simulazioni commesse , come ha accertato la polizia postale, c’è quella di aver inviato ai familiari del nipotino della donna fotomontaggi che ritraevano violenze sessuali mai commesse da lei nei confronti del bimbo. Una serie di episodi e fatti deprecabili simulati per screditare la ex fidanzata e rovinarle la reputazione. Insomma nella mente dell’uomo lasciato è scattata la molla insana che si riassume in questo concetto” se non vuoi essere mia… devi soffrire ed essere odiata da tutti coloro che ti apprezzano e ti amano”. Un fenomeno quello dello stalking che è in aumento anche in Abruzzo e che con l’uso delle nuove tecnologie sta diventando uno strumento pericoloso ai danni delle vittime che molto spesso sono persone di sesso femminile. L’unica difesa è denunciare gli stalker prima che sia troppo tardi.