Dopo l’intesa al Cipe la burocrazia rischia di bloccare i cantieri per la sicurezza. Strada dei Parchi indica una soluzione per evitare lo stop a fine mese. In ballo 700 lavoratori.
C’è il rischio concreto che dopo Pasqua non riaprano i cantieri per la messa in sicurezza dei viadotti delle autostrade A24 e A25. Ostacoli di tipo burocratico impediscono l’erogazione dei 250 milioni di euro già stanziati attraverso l’ultima legge di stabilità. La Fit Cisl esprime “preoccupazione per i circa 700 lavoratori delle ditte appaltatrici che rischiano di essere licenziati entro fine marzo (gran parte manodopera del territorio) e ancor più per questa fase di stallo amplificata dal quadro politico Nazionale”.
Per non parlare della sicurezza infrastrutturale, che non può essere un tema negoziabile e tantomeno di secondo piano, in un territorio già colpito da due gravi terremoti negli ultimi anni, come sottolineò nei giorni scorsi ai nostri microfoni il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi.
Ma cosa è accaduto? Nei giorni scorsi il CIPE ha condiviso l’informativa del Ministero delle infrastrutture che promuove interventi per 3,1 miliardi di euro, di cui due miliardi coperti con finanziamento statale (già disponibili con il Fondo Investimenti). I cantieri, in realtà, sono già partiti.
«L’informativa recepita dal Cipe il 21 marzo – ha spiegato oggi a “Il Sole 24 Ore Edilizia e Territorio Mauro Fabris, vicepresidente dei Strada Dei Parchi – è un fatto importante su cui ora ci confronteremo, come prevedono le norme, con i Ministeri competenti, per ottenere poi il via al nuovo Piano Economico e Finanziario da Bruxelles, l’approvazione definitiva dal Cipe e la relativa registrazione da parte della Corte dei Conti. Tempi lunghi dunque, incompatibili con la necessità di non interrompere i lavori avviati per la messa in sicurezza urgente dell’autostrada, i cui finanziamenti cessano a fine marzo”. La soluzione d’emergenza? E’ quella che i due ministeri interessati ci consentano di anticipare, come già successo nel 2017, il residuo di 192 milioni dei 250 già stanziati allo scopo lo scorso anno con il decreto Sud), ma disponibili a rate solo dal 2022. Eviteremo così i rischi per la sicurezza di A24/A25 e il posto di lavoro delle 700 persone attualmente impegnate nei nostri cantieri».