Tragedia nel piazzale del centro commerciale Amiternum. Suicidio all’Aquila di un ex dipendente comunale, che si è sparato in auto.
Con un colpo di pistola un funzionario in pensione del Comune dell’Aquila si è tolto la vita. Una tragedia, un dramma della solitudine secondo gli amici e i conoscenti quello che ha spinto un uomo di 72 anni a spararsi con la propria pistola regolarmente registrata, tra la notte e le prime luci del mattino nel piazzale del piccolo centro commerciale “Amiternum”, alla periferia più a ovest della città. Un uomo riservato, silenzioso, malinconico, collezionista di armi secondo la Volante, che più volte aveva fatto trasparire il suo malessere nel ricordo degli amici con cui tutti i giorni s’incontrava per un caffè in un bar della galleria commerciale, un appuntamento abituale per scambiarsi due chiacchiere e compilare qualche cruciverba.
Da sette anni l’ex dipendente era separato e viveva da solo, pochi i contatti con la famiglia e i tre figli. A trovarlo nella sua auto alle 8 e un quarto, disteso sul sedile tirato giù e coperto quasi interamente da un plaid (circostanza che fa pensare che abbia passato la notte in macchina), è stato l’amico Vincenzo, l’ultimo ad averlo visto ieri sera.
Sul posto, oltre al 118 allertato dall’amico, con cui si sarebbe dovuto bere il primo caffè della giornata, anche la Squadra volante della Questura, coordinata da Nicola Di Pasquale, e il magistrato di turno per i rilievi del caso, Fabio Picuti.
“Mi dispiace profondamente – commenta il sindaco Massimo Cialente – era una persona ottima e un grande lavoratore”.