A Sulmona citato a giudizio un uomo che ha preso a sberle un bimbo in strada: “Troppe urla mentre giocava a nascondino, infastidiva mia madre cardiopatica”.
Finisce in tribunale la reazione manesca di un sessantenne di Sulmona, esasperato dagli schiamazzi di un gruppo di ragazzini in strada. L’uomo (i fatti risalgono al 2014) ne acciuffò uno e -secondo la ricostruzione degli investigatori- lo prese a insulti e ceffoni, fino a minacciarlo di morte. Il motivo? Le urla davano fastidio alla madre cardiopatica, si è giustificato l’uomo. Il ragazzino, allora 14enne, riportò 7 giorni di prognosi e un forte trauma anche psicologico.
Dopo la causa civile (che già gli è costato un risarcimento), a suo carico è iniziata anche quella penale, con la citazione in giudizio dal sostituto procuratore Stefano Iafolla, per le accuse di lesioni e minacce. Il processo si terrà il 19 aprile prossimo.