Sul piano di riorganizzazione dei servizi delle Poste in Abruzzo e nelle altre Regioni, l’azienda è stata chiamata in audizione in Commissione Trasporti il prossimo 14 novembre.
Dopo l’interrogazione del M5S Andrea Colletti e l’intervento del deputato Mdp Gianni Melilla, ci saranno ulteriori sviluppi in sede parlamentare sul caso dei paventati tagli ai servizi e agli sportelli di Poste Italiane in tutte le regioni. Generalizzata la protesta degli amministratori abruzzesi, in particolare dei piccoli comuni, per i quali -tuttavia- esiste uno spiraglio legato alla recente approvazione della legge nazionale che li riguarda.
Ospite della trasmissione di Rete8 “I Fatti e le opinioni” di venerdì scorso, infatti, il presidente nazionale delle Comunità Montane e parlamentare del PD Enrico Borghi ha annunciato che il prossimo 14 novembre Poste Italiane (che in una nota aveva ridimensionato il caso) dovrà comparire in Commissione parlamentare per una audizione. Secondo Borghi, infatti, “il piano dell’azienda contrasta con la legge sui piccoli comuni appena entrata in vigore”, di cui egli stesso è secondo firmatario, “e dunque va concertato con le realtà territoriali”.
QUESTE LE DICHIARAZIONI DI BORGHI SU RETE8: