Bloccati titoli e conti correnti e sigilli ai beni. Il provvedimento dei magistrati che indagano sulle presunte tangenti in Marsica.
Continua l’escalation dell’inchiesta della Procura di Avezzano sul giro di presunte tangenti legate agli appalti di alcuni comuni marsicani, in particolare per il servizio di illuminazione pubblica. Provvedimenti cautelari sui beni degli indagati, su richiesta dei pm marsicani, sono stati firmati dal Gip Francesca Proietti, per disporre i sequestri preventivi di beni immobili, conti correnti, titoli e preziosi per un ammontare complessivo che supera i 500mila euro. Si tratta, secondo la ricostruzione accusatoria, del provento dei reati contro la pubblica amministrazione che vengono contestati agli indagati.
Assieme a politici, funzionari, professionisti e imprenditori, sono destinatari dei sequestri anche gli indagati nel filone dei presunti prestiti usurai all’imprenditore Angelo Capogna, “gola profonda” dell’inchiesta.