Il Comune di Teramo chiarisce sui Cas: i nuclei cautelativamente sospesi verranno reinseriti.
E’ quanto afferma l’amministrazione comunale circa i contributi di autonoma sistemazione, sulla base dei chiarimenti forniti dal dipartimento della Protezione Civile della Regione Abruzzo al centro operativo regionale.
La questione è relativa alla cessazione della riscossione del contributo per chi ha cambiato residenza e nel territorio comunale di Teramo riguarda circa 70 famiglie, ma situazioni simili sono ascrivibili anche al più ampio ambito regionale.
Il chiarimento riconosce che la variazione di residenza resa necessarie dalle condizioni di inagibilità dell’abitazione, al pari della sistemazione presso altre unità abitative, “non può intendersi quale manifestazione della volontà di reperire altra sistemazione avente il carattere della stabilità e pertanto determinare la cessazione del diritto al Cas”, visto che il contributo ha la finalità di fronteggiare il disagio abitativo connesso all’emergenza.
Nella vicenda va sottolineata l’attenzione posta dall’ufficio attività sociali del Comune, che con apposito provvedimento aveva dovuto sospendere la concessione del beneficio per i nuclei che avevano variato la residenza, e che, assumendo un ruolo anche di salvaguardia degli interessi dei cittadini, aveva più volte reiterato alla Protezione Civile richieste di interpretazione del passaggio normativo. In conseguenza del chiarimento fornito dal dipartimento della Protezione Civile della Regione Abruzzo, i nuclei cautelativamente sospesi nell’ultimo provvedimento di liquidazione, in quanto avevano dovuto variare la residenza o dovuto trovare altra sistemazione, verranno reinseriti nel report degli aventi diritto. La medesima interpretazione sancisce che i vari casi saranno poi valutati singolarmente.