L’ex direttore generale della Banca di Teramo Roberto Profeta assolto dalle accuse di estorsione e uso di atto falso.
L’imputato, che era assistito dall’avvocato Fabrizio Acronzio, è stato assolto con il rito abbreviato dal gup Domenico Canosa “perché il fatto non sussiste”. Profeta è stato processato perché, secondo l’accusa, in qualità di Dg della banca avrebbe costretto un imprenditore teramano ad acquistare azioni dell’istituto stesso per circa 60 mila euro a nome di moglie e figli prospettandogli, in caso di rifiuto, “il mancato pagamento dell’importo dovuto dalla banca di Teramo alla sua ditta per lavori in corso ed il mancato rinnovo dell’autorizzazione degli scoperti sui conti correnti intrattenuti con l’istituto di credito con la stessa azienda”, di cui erano titolari la moglie e uno dei figli e di una’altra azienda i cui soci erano i due figli. Oggetto della presunta estorsione sarebbe stato anche l’acquisto di dieci tessere di abbonamento del Teramo calcio, due del Teramo basket e la sponsorizzazione in favore “dell’Associazione polisportiva Amicacci”, di associazioni culturali e l’acquisto di “quadri mai consegnatigli”. Tutte accuse rivelatesi infondate secondo il Giudice nella sentenza pronunciata oggi, e di cui verranno successivamente pubblicate le motivazioni