Una sentenza del tribunale di Brindisi costringe la Asl di Teramo a pagare la cura Di Bella a un paziente pugliese, trasferitosi a Teramo.
A stabilire che a farsi carico dei farmaci necessari per la terapia Di Bella debba essere il sistema sanitario nazionale è stato il tribunale pugliese con una sentenza del 2010. A provvedere alle cure era stata la Asl pugliese, ma poi nel 2013 il paziente malato di cancro si è trasferito in Val Vibrata e le spese per le cure sanitarie di un metodo sconfessato dalla comunità scientifica nazionale sono state addebitate alla Asl teramana, che per quest’anno dovrà pagare 7 mila euro per l’acquisto dei farmaci occorrenti alla multiterapia Di Bella.
“Ottemperiamo a quanto disposto dal giudice di Brindisi, in quanto le sentenze non vanno interpretate ma applicate”, ha dichiarato il direttore amministrativo della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia.