Teramo: sequestrati 100 kg di fuochi d’artificio

botti

Teramo: sequestrati 100 kg di fuochi d’artificio dalla Guardia di finanza.

Teramo: sequestrati 100 kg di fuochi d’artificio. La Guardia di Finanza nell’ambito di controlli per il contrasto delle attivita’ illegali nel settore extratributario e per la prevenzione e la vigilanza sull’uso di materiale esplodente ha sequestrato in un esercizio commerciale del litorale teramano, privo della prevista licenza prefettizia, 100 kg. di fuochi d’artificio. Si tratta di oltre 3.000 pezzi pari a circa 34 kg di polvere attiva che rientrano nelle Categorie IV e V Gruppo “C”. I”botti” della IV Categoria, in cui  rientrano bombe aeree cilindriche e sferiche, batterie, razzi, possono essere venduti solo da commercianti muniti di licenza di pubblica sicurezza, come le armerie, a soggetti muniti di licenza di porto d’armi o nulla osta e, in alcuni casi, a pirotecnici abilitati. I manufatti della V Categoria, Gruppo “C” come i piccoli razzi, piccoli petardi, piccole combinazioni di tubi mono oggetto, piccoli sbruffi,  invece, possono essere venduti solo da negozi con licenza di pubblica sicurezza, esclusivamente a maggiorenni in possesso di documento di identità. Negli esercizi commerciali non muniti di licenza di pubblica sicurezza (tabaccai, giornalai, supermercati, possono essere venduti tutti i prodotti di libera vendita, nonche’ quelli della V Categoria, Gruppi “D” ed “E” fontane, bengala, candele romane ai maggiorenni con documento di identità valido. Per scongiurare incidenti la Guardia di finanza raccomanda la massima attenzione visto che non si tratta di giocattoli e quindi vanno tenuti fuori della portata dei bambini. Prima dell’accensione si dovranno leggere attentamente le istruzioni d’uso e il materiale andrebbe esploso in zone isolate e a debita distanza dalle persone, dagli animali e da materiale infiammabile. Eventuali artifici inesplosi non dovranno essere raccolti. In caso di mancato funzionamento o di funzionamento parziale non bisogna mai tentare di riaccenderli.

Gigliola Edmondo: