Teramo: nove persone sono state rinviate a giudizio per un vasto giro di droga sulla costa. Tra gli imputati anche un poliziotto e un carabiniere.
Nove rinvii a giudizio e un patteggiamento. Si è conclusa così, nel tardo pomeriggio, l’udienza preliminare su un vasto giro di spaccio di droga lungo la costa teramana che vede imputati, tra gli altri, un carabiniere, raggiunto a settembre scorso dall’obbligo di dimora e firma (stesso provvedimento per la moglie) e un poliziotto.
Il gup Sergio Umbriano ha rigettato la richiesta di sospensione del processo avanzata dalla difesa del carabiniere e della moglie in virtù dell’istanza di remissione del processo inoltrata in Cassazione dai loro legali, rinviando tutti a giudizio.
Il processo a carico dei 9 imputati si aprirà il prossimo maggio; il decimo indagato, assistito dall’avvocato Stefania D’Addario, ha scelto di patteggiare una pena a 3 anni, 6 mesi e 20 giorni e 13mila euro di multa.
Sul tavolo un vasto giro di spaccio di droga, soprattutto cocaina, gestito da stranieri. Le indagini erano partite dopo il fermo di un Albanese per spaccio; indagando su di lui i militari del reparto operativo di Teramo erano arrivati al carabiniere al quale vengono contestati reati che vanno dalla rivelazione dei segreti d’ufficio al favoreggiamento personale fino alla ricettazione di mobili risultati rubati. Tra le accuse, quella di aver informato alcuni dei co-indagati rivelando loro notizie sulle indagini, di cui era a conoscenza in virtù del suo ruolo.
Al poliziotto vengono contestati, in concorso con altri due imputati, traffico e detenzione di marijuana. Accuse che adesso dovranno essere provate in dibattimento.