Il caso a Teramo del Suv sulle scale dell’ospedale Mazzini. L’automobilista si è scusato con il direttore amministrativo della ASL.
Al dirigente della Asl il responsabile dell’azione ha raccontato di aver vissuto, quella mattina, un momento veramente difficile e di aver occupato per circa 60 secondi, secondo la sua versione, la scala dell’Ospedale. Il proprietario dell’auto, secondo la versione riportata da una nota della stessa Asl, ha ricostruito così l’episodio:
“Quella mattina, mia madre, ultra ottantenne, doveva sottoporsi ad un delicatissimo esame, la cui preparazione aveva richiesto due giorni e mezzo di digiuno, per cui non era assolutamente in grado di camminare, né di stare in piedi da sola. Sono andato all’ingresso dell’ospedale sperando in un miracolo per un posteggio, ma a quell’ora l’ospedale è in guerra perché vi è il massimo afflusso dei pazienti. Il posto alla base della scalinata era occupato e, dietro di me, si era già formata la fila di macchine in cerca anche loro di posteggio. Vista la situazione, ho ritenuto di non dover andare al pronto Soccorso perché non vi era reale urgenza sanitaria e per non sottrarre il personale al suo compito. Ho impegnato così la salita, ho posteggiato la macchina in sicurezza, ho preso mia madre e l’ho portata nell’atrio facendola sedere alla prima sedia libera e al caldo. Immediatamente sono tornato alla macchina e sono andato a posteggiarla ad una distanza che mia madre, in quelle condizioni, non avrebbe mai potuto percorrere. Sono tornato nell’atrio, ho preso mia madre e ci siamo poi recati al piano per effettuare l’esame.
Specifico che la sosta della vettura è durata meno di un minuto, il tempo strettamente necessario per poter portare mia madre dentro. Non ero assolutamente al corrente della presenza di carrozzelle all’ingresso dell’ospedale, di cui avrei potuto servirmi. Preciso che ho agito in stato di grave necessità e non pensavo minimamente né di suscitare tanto clamore, né di mettere in imbarazzo l’intera struttura ospedaliera, meritevole di ben altra considerazione. Per cui, mi scuso per l’imbarazzo suscitato e invito eventuali imitatori a conoscere preventivamente le possibilità che la nostra struttura ospedaliera ci offre, nonché al fair-play automobilistico. Prego la ASL di Teramo di considerarmi a disposizione per adottare un’utile strategia, atta a scoraggiare improvvidi parcheggi.”
La ASL, a sua volta, “apprezza la sincerità e il gesto di scuse pubbliche del Sig. Di Sabatino e, nel considerare chiusa la vicenda, chiede a tutti il rispetto dovuto agli altri, ogni volta che ci si accosta ad una delle strutture sanitarie”.