Tercas: azionisti e Fondazione nel processo? A chiedere di essere ammessi nel dibattimento sul crac dell’Istituto di credito teramano sono trenta azionisti e la Fondazione Pescarabruzzo.
Tercas: azionisti e Fondazione nel processo? Sono trenta gli azionisti tutelati da Federconsumatori, e insieme a loro la Fondazione Pescarabruzzo, a chiedere di essere ammessi nel processo sul crac dell’istituto di credito teramano al via da ieri davanti al tribunale di Roma. Sono quattordici gli imputati , a nove dei quali viene contestato il reato di associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità. Sulla costituzione i legali si sono riservati dei rilievi e i giudici decideranno il prossimo 4 marzo se ammetterli a processo e dare loro la possibilità di accedere ad un risarcimento in caso di condanna degli imputati. Altra decisione attesa è quella della competenza territoriale visto che Procura e legali sono contrapposti sulla sede in cui tenere il processo: Roma o Teramo? Se però si dovesse stabilire che la competenza è del tribunale abruzzese inchiesta dovrebbe ricominciare dall’inizio.
Nessun commento da parte degli investitori e di chi è ancora scosso per il fallimento di una banca che per anni è stata ritenuta un caposaldo dell’economia abruzzese. Il crac ammonta a oltre 600 milioni di euro ed ha creato effetti nefasti alle finanze di chi aveva investito risparmi fidandosi delle rassicurazioni di chi gestiva in maniera disinvolta il denaro che gli era stato affidato.