Terremoto Centro Italia, nuova forte scossa. Il bilancio dei morti sale a 132 vittime. 60 feriti curati negli ospedali abruzzesi
Alle 19,46 nuova forte scossa (4.4) avvertita a Amatrice, e che ha fatto tremare l’area di Pescara del Tronto, facendo muovere le strutture di acciaio e le tende nel vicino campo di soccorso allestito dalla Protezione civile.
Il VIDEO esclusivo di RETE8 è stato realizzato dal collega Enrico Giancarli
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Bilancio delle vittime, Renzi: “Almeno 120 morti” (ANSA)
Nelle aree colpite dal terremoto della scorsa notte ‘ci sono almeno 120 vite spezzate in questo momento’. Lo ha detto il premier Renzi – giunto in serata nella zona – parlando anche di ‘368 feriti e malati portati via da Amatrice e Accumoli con elicotteri ed eliambulanze da questa mattina’. Renzi, che ha incontrato il ministro Delrio ed il capo della Protezione civile Curcio prima di partecipare a Rieti a una riunione operativa, ha spiegato che ‘l’emergenza avrà un lungo periodo di gestione, dovremo essere tutti all’altezza di questa sfida’ assicurando che ‘la credibilità e l’onore di tutti noi sarà nel garantire una ricostruzione vera che consentirà agli abitanti di vivere, di ripartire’. E già domani in Consiglio dei ministri (in programma alle 18) saranno presi ‘i primi provvedimenti’ e sarà dichiarato lo stato d’emergenza. Il capo del Governo, che ha pure incontrato ad Amatrice i volontari che da questa mattina scavano per cercare di sottrarre vite umane alle macerie degli edifici distrutti dal sisma, ha sottolineato che ‘la macchina dei soccorsi si è messa in moto immediatamente’ ed ha promesso che ‘da domani, per i prossimi mesi, saremo operativi sulla ricostruzione, ora è anche il momento in cui si possa far scendere qualche lacrime, per chi crede è momento della preghiera, per chi non crede è il momento del rispetto. Questo è il momento della commozione. Di fronte al dolore l’Italia mostra il suo volto più bello, dobbiamo essere orgogliosi’. La zona più colpita dal terremoto – una scossa di magnitudo 6.0 avvenuta alle 3.36, seguita meno di un’ora dopo da un’altra di 5.4 e nell’intera giornata da più di altre 200 scosse di assestamento – è quella a cavallo fra Lazio, Umbria e Marche, nelle provincie di Rieti, Perugia ed Ascoli Piceno. Quasi distrutti sono i paesi di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto dove, secondo i soccorritori, la situazione è ‘peggiore di quella dell’Aquila’. E ad Amatrice è crollato uno dei simboli della città, lo storico Hotel Roma famoso per il ristorante che serve la tipica pasta ‘all’amatriciana’. Sono finora due i morti accertati nella struttura, ma secondo il sindaco al momento del crollo all’interno c’erano 70 persone. Più in particolare, i morti sono 86 nell’area di Accumuli e Amatrice, nel reatino, e 34 nell’area di Arquata, nelle Marche. Fra di loro sono tanti i bambini, come un piccolo di 4 anni di Amatrice, deceduto in ospedale ad Ascoli Piceno, e Marisol, una bimba di 18 mesi sorpresa dal terremoto, mentre dormiva, nella casa delle vacanze in cui si trovava con i genitori ad Arquata del Tronto. La mamma, dell’Aquila, era scampata nel 2009 al sisma che aveva distrutto la sua città ed aveva deciso di trasferirsi ad Ascoli. Numerosi i sopravvissuti, tanti estratti vivi dalle macerie. E per gli scampati sono già pronte numerose tendopoli, anche per trovare riparo dal freddo della notte. Timori emergono anche per le sorti del patrimonio culturale nelle zone più colpite. Piccole crepe si sono aperte nella struttura esterna del Duomo di Urbino, che è stato transennato. Crolli nel monastero di S.Chiara a Camerino e, ad Amatrice, nella basilica di San Francesco e la chiesa di Sant’Agostino. Danni a Norcia alla Basilica di San Benedetto e alle mura. Il ministero dei beni culturali ha allertato le sue unità di crisi, in azione la task force italiana dei Caschi Blu della Cultura. A Roma sottoposto a verifiche il Colosseo, ma nessun danno. A Roma è rientrato dalla Sicilia il presidente Mattarella, a lui in una telefonata il presidente Usa Obama ha offerto ‘aiuto e assistenza’. Stessa offerta anche dal Segretario di Stato Kerry al ministro degli esteri Gentiloni. Solidarietà alle aree colpite dai più diversi ambiti della società civile, l’Abi invita le banche a sospendere i mutui per gli edifici danneggiati. Sport in lutto, oggi e domani bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici.
60 FERITI CURATI IN ABRUZZO (ANSA)
È di 60 persone il primo bilancio dei feriti curati in Abruzzo dopo il sisma avvenuto nel reatino: 44 all’ospedale dell’Aquila, delle quali sette in codice rosso e dieci dimesse, dieci in quello di Pescara, delle quali una in codice rosso, tre al nosocomio di Teramo e tre in quello di Chieti. “Il sisma che ha scosso il Centro Italia alle ore 3.36 della scorsa notte – spiegano in una nota l’assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci e il Direttore del Dipartimento Salute e Welfare Angelo Muraglia – ha visto una tempestiva risposta della Regione Abruzzo, sia in termini di intervento e soccorso sanitario, che di ricovero nelle strutture ospedaliere regionali. La macchina degli interventi – aggiungono – si è mossa fin dalle prime ore, con il coinvolgimento delle Centrali operative 118 regionali, coordinate dall’ufficio del Referente Sanitario Regionale per le maxi-emergenze regionali, incardinato presso la Centrale Operativa 118 attiva nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila e l’Azienda Regionale Emergenza Sanitaria del Lazio”. Le due postazioni di elisoccorso dell’Aquila e Pescara sono al servizio dell’emergenza sisma sin dalle prime ore della giornata, con 9 trasferimenti effettuati sino alle ore 16. È partita, inoltre, la macchina organizzativa e operativa per la donazione del sangue, attraverso il coordinamento da parte dei centri trasfusionali e delle associazioni di volontariato con una risposta eccellente. Il centro regionale sangue segue costantemente le operazioni e, domani mattina, fornirà report di raccolta sangue entro le ore 10. Sono dieci i feriti tutti arrivati con l’elisoccorso del terremoto ricoverati all’ospedale civile ‘Spirito Santo’ di Pescara. Dei dieci feriti, tutti traumatizzati, uno è in stato di coma ed è ricoverato nel reparto di Rianimazione. Gli altri nove si trovano nei reparti di Chirurgia, Ortopedia e un minore in Chirurgia Pediatrica. Presso l’ospedale di Pescara sono comunque stati allestiti venti posti letto straordinari, considerando l’eventuale arrivo di altri degenti dalle zone terremotate di Lazio, Marche e Umbria. Tra le persone, ricoverate oggi nel capoluogo abruzzese, c’è anche un uomo di 107 anni che si trova ora in rianimazione con trauma toracico e altre lesioni. Nella lista delle persone ricoverate anche quattro bambini (di cui due gemelli) che non sono in condizioni gravi. Rianimazione, chirurgia, ortopedia e neurochirurgia sono i reparti in cui vi sono più ricoverati. Al distretto sanitario di Montereale è stata allestita una postazione medica avanzata per trattare i casi meno gravi, codici bianchi e verdi, in modo da sgravare il San Salvatore del carico di lavoro. La postazione ha una decina di posti letto, ma la difficoltà di collegamento viario con Amatrice rende molto complesso il trasporto delle persone da curare. Sempre a Montereale, i locali della scuola sono stati messi a disposizione per un alloggio provvisorio a beneficio delle persone che, in base alla visita in ospedale, non hanno subito lesioni o ferite: sono state trasportate dal San Salvatore con un mezzo del Comune di L’Aquila. Per la giornata di oggi, al presidio dell’Aquila, sono state sospese le operazioni chirurgiche programmate per concentrare gli sforzi sull’emergenza. Gli ospedali di Avezzano e Sulmona, già da questa mattina, hanno messo a disposizione in tutto 61 posti eventualmente da utilizzare per ricoveri; al momento, però, non vi sono stati trasferiti feriti.