Terremoto: Enel, diga Campotosto sicura. Nessun danno da sisma secondo verifiche, ‘ma ridotto bacino’. La precisazione arriva al termine di una giornata di reazioni e smentite agli esiti della riunioni della Grandi Rischi.
ore 18.50 “I gestori delle dighe hanno segnalato l’assenza di criticità rilevanti, ma sono stati invitati a tenere sempre molto alta la guardia vista la frequenza degli eventi sismici”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, al termine della riunione convocata per fare il punto sulla sicurezza delle dighe dell’Italia centrale. Sarà aumentato il monitoraggio, ha aggiunto Delrio: “Le verifiche si fanno ogni due anni per legge, ma in caso di scosse saranno fatte con più frequenza”.
ore 17.30 E’ in corso presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la riunione, convocata dal ministro Graziano Delrio, sulla sicurezza delle grandi dighe dell’Italia centrale, alla luce dell’allarme lanciato dalla commissione Grandi Rischi, dopo le recenti scosse di terremoto. Oltre a Delrio, ci sono anche il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, la vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini, e gli altri rappresentanti delle regioni interessate.
Aggiornamento ore 15.50- Enel informa che, a seguito degli ultimi eventi sismici, sono stati avviati “i previsti controlli immediati, ispezioni e misure sulle dighe delle regioni interessate”. Enel, che nelle Marche gestisce 12 dighe, precisa che “non si rilevano condizioni di criticità“. I controlli “proseguiranno per tutta la durata dello sciame sismico, mantenendo la continua informazione e interazione con l’Autorità nazionale preposta al controllo dighe e il Dipartimento di Protezione civile”.
AGGIORNAMENTO DEL 23-1 Ore 13,20: P.civile,diga Campotosto sotto osservazione: “Campotosto è un impianto importante. La diga già dopo il sisma del 2009 è stato oggetto di valutazioni. Esiste una procedura che dopo ogni sisma richiede controlli, ed è avvenuto ogni volta. L’allarme generato da alcune dichiarazioni del presidente della Commissione Grandi Rischi ci ricorda che il problema esiste e che si deve continuare a tenere sotto osservazione questa criticità”. È quanto ha detto il direttore dell’Ufficio emergenze del Dipartimento della Protezione civile, Titti Postiglione, parlando dalla Dicomac di Rieti. “In linea teorica se si dovesse svuotare velocemente comporta effetti importanti. Ma questo è uno scenario di riferimento e , come ha detto la Commissione, non si tratta di un allarme immediato. Enel ha inteso procedere con un ulteriore svuotamento dell’invaso nell’ambito di questo contesto emergenziale”, ha aggiunto.
IL CARTEGGIO CIALENTE-CURCIO – Uno scambio di note scritte domenica tra il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, per sapere da quest’ultimo che “non esistono soglie cui riferire con automatismo le azioni di protezione civile da porre in atto” sulla problematica delle strutture pubbliche vulnerabili alla luce del rischio di nuovi terremoti, anche di forte magnitudo, evidenziato dalla commissione Grandi rischi. A svelare il carteggio, pubblicando le foto dei documenti ufficiali, è stato sulla propria bacheca Facebook lo stesso primo cittadino del capoluogo abruzzese. “Presa visione alle ore 15, attraverso un comunicato dell’agenzia Ansa”, premette Cialente, evidenziando tra le righe di non essere stato avvertito per vie istituzionali, della nota che “delinea una situazione di possibile rischio sismico elevato”, “chiedo e attendo indicazioni dal sistema della Protezione civile nazionale e regionale e dalla commissione Grandi rischi in merito ad atti e azioni che dovrò assumere nelle prossime ore, nei prossimi giorni e nei prossimi mesi”. Curcio, si legge nel carteggio postato su Fb da Cialente, rigetta responsabilità sulle comunicazioni, spiegando che il Dipartimento “ha provveduto a inviare il verbale di sintesi della riunione alle Regioni interessate”. Nel merito, rammenta “la conosciuta tradizione permanente di pericolosità molto elevata del territorio del Comune dell’Aquila” e fornisce una serie di accorgimenti: “Provvedere a verificare e aggiornare il piano di emergenza comunale, a valutare la vulnerabilità delle strutture pubbliche in relazione alla loro utilizzazione, a realizzare una corretta e puntuale informazione ai cittadini” mentre “ogni altra azione da adottare a livello locale dovrà essere necessariamente valutata dalla S.V.”, insomma dallo stesso primo cittadino. Cialente nella controreplica ribadisce che “sia io che tutti i miei concittadini siamo perfettamente a conoscenza della pericolosità sismica”, fa notare che “il piano di protezione civile è continuamente aggiornato e verificato” e che “la popolazione è tenuta costantemente informata” mentre l’ente comunale “sta costantemente assistendo i cittadini”. Sulla vulnerabilità delle strutture, il sindaco dice anche che molte strutture comunali o di altri enti “pur risultando tutte agibili, hanno però indici di vulnerabilità inferiori a 1, a volte anche al di sotto dello 0.30”. E ribadisce la richiesta di sapere “come mi devo regolare rispetto a queste soglie di vulnerabilità per continuare a ritenere utilizzabili queste ‘strutture pubbliche in base alla loro utilizzazione'”. La risposta del capo dipartimento è di sette righe. Curcio “prende atto delle misure” mentre sulla vulnerabilità “si rappresenta che non esistono soglie cui riferire con automatismo le azioni di protezione civile da porre in atto”. Conclude allegando la sua stessa nota precedente.
IL REPORTAGE A CAMPOTOSTO
height=315LE REAZIONI DAL TERAMANO, A MONTORIO AL VOMANO
LA NOTA ENEL DI IERI – A seguito dei recenti eventi sismici “non si rileva alcun danno alla diga di Campotosto” (Teramo). Lo afferma l’Enel che gestisce l’infrastruttura, rilevando che “alla luce della difficile situazione idrogeologica di questi giorni si è comunque deciso, come misura cautelare, estrema, di procedere ad una ulteriore progressiva riduzione del bacino”. La diga si trova, secondo la valutazione della commissione Grandi Rischi, su una faglia che si è riattivata. “Il buono stato delle opere – rileva l’Enel – è confermato da tutti i controlli previsti eseguiti da Enel in questi giorni, compreso il volo con elicottero effettuato nella giornata di venerdì. Il volume attualmente invasato è di circa il 40%, quindi molto basso”. “Le necessarie autorizzazioni alla riduzione del bacino – prosegue la società – sono già state chieste alle competenti autorità e le operazioni si stanno svolgendo sotto lo stretto controllo dei tecnici di Enel, già presenti in zona”. Enel ricorda che “dopo il sisma del 2009 sono stati effettuati studi e approfondimenti di analisi per determinare l’ubicazione della faglia presente nell’area, che hanno escluso che questa interessi le fondazioni della diga. Inoltre sono state effettuate verifiche sulla resistenza al sisma delle dighe, eseguite con il supporto di esperti di altissima specializzazione. I risultati hanno evidenziato la sicurezza delle dighe anche in queste condizioni”. Enel ricorda poi che “a valle di ogni sisma avente magnitudo maggiore di 4 della scala Richter vengono effettuati controlli sulle dighe secondo le modalità stabilite dalla Direzione Dighe del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Autorità Nazionale preposta alla sicurezza delle grandi Dighe, con la quale i tecnici della società sono in costante contatto”.
Delrio convoca riunione su Grandi dighe – Si terrà oggi al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, convocata dal ministro Graziano Delrio, una riunione sulle grandi dighe delle regioni del centro Italia colpite dai recenti eventi. Il ministero esercita, infatti, un’azione di vigilanza tramite la direzione generale specifica. All’incontro parteciperanno la Protezione civile, il Consiglio superiore dei lavori pubblici, le Regioni coinvolte e i gestori che hanno la responsabilità dei controlli.
Terremoto: P.civile, nessun compito studio diga Campotosto – “Il monitoraggio delle dighe compete al soggetto gestore secondo le direttive della Direzione generale specifica. Il Dipartimento della Protezione civile, su questo tema e su questo invaso, non ha compiti di studio”. Così il Dipartimento interviene in merito alle precisazioni del presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci, a proposito della situazione della diga di Campotosto