Terza vasca Civeta Cupello: “gli uffici regionali non si parlano tra loro”

La terza discarica Civeta sequestrata e franata a Cupello per il Commissario realizzata in difformità rispetto al progetto approvato. Il servizio rifiuti -spiega il Forum H2O- non aveva trasmesso il verbale a quello VIA.

La terza discarica del CIVETA, gestita dalla Cupello Ambiente, oggetto di sequestro e con pareti in parte franate, sarebbe stata realizzata in difformità rispetto al progetto approvato e la Regione – servizio VIA, dopo la segnalazione del Forum H2O del 5 dicembre 2019, oggi risponde che “si rilevano i presupposti per l’applicabilità di quanto disposto dall’art. 29, commi 2 e 5 del D.Lgs. 152/06*”. Viene avviata, cioè, la procedura sanzionatoria prevista per le opere realizzate in difformità.

Il servizio VIA chiede al CIVETA (il soggetto che originariamente aveva presentato il progetto della terza discarica) di “attivare la presentazione di istanza di riesame del progetto di che trattasi, ai sensi dell’art. 29, di attivando le procedure informatiche all’uopo predisposte nella sezione dedicata alla Valutazione d’Impatto Ambientale e Verifica di Assoggettabilità, nel sito della Regione Abruzzo – sezione Ambiente, evidenziando chiaramente le opere difformi dall’originaria autorizzazione dell’Autorità Competente: il CCR-VIA.”

Il Servizio VIA si è attivato dopo che Augusto De Sanctis aveva ritenuto opportuno inviargli per PEC per le opportune valutazioni proprio sull’applicabilità di quanto previsto dall’Art.29 del Testo Unico dell’Ambiente il verbale di una riunione del 18 ottobre 2019 svoltasi presso un altro ufficio della regione, quello Rifiuti (e il servizio VIA fa notare di non essere stata invitato nonostante avesse a suo tempo seguito la procedura valutativa per l’impianto in questione definita nel 2013 con parere favorevole). Nell’incontro il Commissario del CIVETA era intervenuto sostenendo che “Secondo le evidenze dello studio tecnico geologico che il Civeta, in agosto, ha commissionato ad esperti (ed i cui dati saranno consegnati all’Autorità Competente) è stato acclarato che l’invaso in parola, quanto alle pendenze delle pareti, è stato realizzato dalla Cupello Ambiente in totale difformità tra quanto progettato dall’Ing. Mandolini ed autorizzato dalla Regione Abruzzo, in data 24 maggio 2017, con prot. 139234, in VNS, e quanto, poi, effettivamente realizzato. Proprio detta “progettazione Mandolini”, infatti, attestava in maniera solare che la discarica era stata realizzata dalla Cupello Ambiente dando eccessiva pendenza delle pareti dell’invaso 2 e 3 e certificava la necessità di una loro “riprofilatura” onde evitare frane! Se, dunque, la Cupello ambiente srl non ha dato esecuzione a quanto progettato per ovviare -con la promessa riprofilatura- alla problematica della franosità dei versanti della discarica n. 3 e non ha dato esecuzione alla variante presentata in Regione nel 2017 per ottenere la VNS in aumento, le cause della odierna frana (criticità preconizzata proprio dall’Ing. Mandolini!) non possono che derivare dalla eccessiva pendenza delle pareti e dalla mancata riprofilatura e dunque riconducibili al grave inadempimento della concessionaria.”

Dichiara Augusto De Sanctis del Forum H2O “È davvero singolare che su un caso così eclatante debba essere un volontario ad accorgersi che era opportuno trasmettere al Comitato VIA un verbale così rilevante di un mese e mezzo prima. Lo avevo ottenuto grazie al consigliere comunale di Cupello Roberta Boschetti a cui avevo chiesto gentilmente di procedere con un accesso agli atti dopo aver sentito parlare di questa riunione. Evidentemente i vari enti coinvolti e addirittura due uffici della stessa regione non dialogano a sufficienza, con l’ufficio rifiuti che in questo caso non ha inteso coinvolgere il servizio VIA. La questione è rilevante perché i progetti devono essere realizzati nelle modalità approvate nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e qualsiasi variante deve ripassare per gli uffici competenti e, in determinati casi, qualora le modifiche siano rilevanti, fare almeno la verifica di assoggettabilità a V.I.A. con fase pubblica per le osservazioni. Ricordo anche che dovrebbero esistere le cosiddette Verifiche di Ottemperanza – la verifica, cioè, tra l’approvato e il realizzato – rispetto ai progetti approvati in sede di VIA. Da tempo solleviamo il problema dell’effettiva attuazione di tali procedure previste dalla legge. Ovviamente ora seguiremo l’evolversi anche di questa vicenda auspicando che gli enti in futuro garantiscano massima trasparenza e circolazione di informazioni perché bisogna risolvere un problema veramente serio”.

La terza vasca è sottoposta a sequestro da marzo 2019 a seguito delle indagini della procura di Vasto e dei NOE partite dopo un esposto del novembre 2017 della Stazione Ornitologica Abruzzese.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.