Test medicina a L’Aquila, l’ateneo esclude irregolarità

Test di medicina a L’Aquila: in seguito alle notizie di stampa su presunti episodi di irregolarità avvenuti durante la prova di ammissione ai Corsi di Studio a numero programmato, arrivano le precisazioni dell’Università.

Il Direttore dei Dipartimento MeSVA di riferimento per i Corsi di Studio a numero programmato nazionale di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria per i quali si è svolto il test di ammissione in data 3 settembre 2019, sentiti gli interessati ha potuto accertare -spiega la nota dell’ateneo- che tutte le procedure concorsuali si sono svolte nella massima regolarità; in particolare risulta dagli atti e dalle testimonianze che i candidati sono stati regolarmente distribuiti in 9 aule sulla base della data di nascita; ogni aula aveva un Responsabile sorteggiato tra i docenti nominati con Decreto Rettorale e un numero variabile di vigilanti (personale tecnico amministrativo nominato dal Direttore Generale) da due a 5 secondo la numerosità dei candidati presenti; le aule avevano una capienza almeno doppia del numero di candidati presenti. In ogni aula sono stati sorteggiati quattro candidati deputati a verificare l’integrità dei plichi con i compiti, delle scatole di raccolta delle risposte e delle schede anagrafiche, la completezza dei verbali e a sottoscrivere gli stessi e sorvegliare il materiale fino alla sua consegna alla Segreteria Studenti.

Secondo quanto riferito dalla Commissione e dai verbali regolarmente redatti e tutti approvati e sottoscritti dai Responsabili nonché dagli studenti candidati sorteggiati per il controllo degli atti, all’ateneo non risultano le criticità riportate a mezzo stampa. Alcuni singoli episodi di comportamenti non conformi al regolamento del bando, sono stati gestiti secondo le indicazioni previste dal Ministero. Risulta inoltre a verbale che una prova è stata annullata in quanto il candidato aveva introdotto un telefono cellulare, ancorché spento.

Parlare in termini generici di irregolarità, da parte di chiunque, è “lesivo dell’immagine dell’Ateneo nonché dell’onorabilità dei docenti e del personale tecnico amministrativo e di segreteria coinvolto. È inoltre pregiudizievole del buon diritto degli ipotetici vincitori del concorso a veder riconosciuto l’impegno e il merito”, prosegue la nota.

La Rettrice, il Direttore Generale e il Direttore del Dipartimento MESVA, accertata l’insussistenza delle presunte irregolarità, esprimono un sentito ringraziamento alla Commissione, al personale e a tutti quanti si sono eccezionalmente prodigati per il regolare svolgimento delle prove.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.