L’ex parlamentare e assessore regionale Tommaso Ginoble pronto ad una nuova sfida elettorale. In una lettera aperta annuncia la sua candidatura a sindaco di Roseto degli Abruzzi.
Questo il testo integrale della lettera di Ginoble:
Certo non mi manca la passione per la nostra Roseto, né l’amore per la comunità di cui conosco le necessità, i bisogni e i sogni. Certo non mi manca né il coraggio, né la capacità di decidere. Da qui pongo ufficialmente la mia candidatura a sindaco di Roseto.
Nella mia vita, da assessore regionale e poi da parlamentare, ho avuto l’onore di poter rappresentare i cittadini nei più alti compiti istituzionali. Ho potuto così acquisire un vissuto politico, maturato relazioni, esperienza e competenze grazie ai cittadini rosetani che mi hanno dato quello slancio necessario a ricoprire cariche di rappresentanza di grande prestigio. E’ giusto che tutto questo torni a Roseto e che venga restituito ai rosetani attraverso la mia candidatura a sindaco della città che amo. Essere sindaco di Roseto non sarà per me solo un “ritorno” a casa, ma una missione al servizio della città che ha tutte le carte in regola per dettare il passo ed essere guida in provincia di Teramo e nella regione Abruzzo.
Dunque oggi, quasi a conclusione del mio percorso politico, sento il dovere e la responsabilità di offrire quella progettualità che Roseto merita e di portare a compimento quegli strumenti che consentano alla mia città e ai suoi figli di spiccare il volo. E ce ne sono tanti di figli rosetani pronti a raccogliere il testimone politico di una comunità che è sempre stata culla di sperimentazione politica e di figure pubbliche di rilievo. Del resto, in un momento di pacificazione della politica nazionale imposto dall’emergenza che tutti noi conosciamo, anche a Roseto è arrivato il momento della ricomposizione delle sue anime. Nella città delle Rose sono sbocciate intorno a questo progetto diverse liste “cittadine”, liste che non nascono per una finalità politica e con una scadenza elettorale, ma per custodire e preservare piuttosto le peculiarità del nostro passato e per condurci nel futuro.
Vorrei rappresentare simbolicamente per Roseto il suo albero, capace di sopravvivere ai terreni aridi e alle condizioni ambientali più difficili, ed essere un visionario chiamato a lasciare una testimonianza politica e la traccia di quel disegno che i rosetani vorranno scrivere insieme a me. Sono pronto, ci sono. Anzi ci siamo.