“Induzione indebita a dare o promettere utilità e truffa ai danni della Asl” . La Procura di Teramo accusa Vito Ciampini, primario del reparto di cardiologia dell’ospedale di Giulianova. Sequestro preventivo sui conti correnti per un valore di 73mila euro.
A richiedere la misura preventiva firmata dal Gip Domenico Canosa i pm Luca Sciarretta e Andrea De Feis. Nell’inchiesta, avviata lo scorso anno, si contesta al primario (assistito dall’avvocato Tommaso Navarra) per aver chiesto 5mila euro ad un albanese per far operare il padre in un ospedale pubblico. Inoltre avrebbe indebitamente effettuato attività privata a fronte di un contratto in intramoenia con la Asl che non lo consentiva.
Ad avviare l’inchiesta le dichiarazioni di un albanese, vicino di casa del medico, che dopo un arresto per droga ad Ancona aveva dichiarato di essersi avvicinato a quel mondo anche per reperire i soldi che gli erano stati chiesti dal primario per far operare il padre. Nel 2012 il padre dell’albanese, cardiopatico, era stato inizialmente assistito a Giulianova per poi essere trasferito a Teramo dove, dopo gli accertamenti del caso, i medici del nosocomio teramano avevano deciso di sottoporlo ad un intervento chirurgico.