Truffe su auto e merci: polizia di Pescara sequestra società umbra

La Polizia di Stato di Pescara ha dato esecuzione ad una misura di sequestro preventivo delle quote della società Caimeli srl di Umbertide. Ipotizzate truffa e appropriazione indebita.

La misura è del Gip del Tribunale di Perugia su richiesta della Procura di quel capoluogo, nei confronti di L.L., classe 1971, originario di Chieti, ma residente a Giulianova, e di S.D., classe 1977, di Isernia.

I predetti, rispettivamente in qualità di amministratore e socio di maggioranza della ditta Caimeli, in concorso tra loro e con altri soggetti in corso di identificazione, avrebbero falsificato i bilanci della società facendola apparire come attiva ed economicamente florida (quando in realtà sarebbe stata di fatto inesistente) in modo -secondo i magistrati- da trarre in inganno diversi istituti di credito, società finanziarie e aziende, inducendoli così a stipulare numerosi contratti per la concessione di crediti, per il noleggio di autoveicoli in leasing e per la fornitura di merci; tutti beni di cui gli indagati si sarebbero appropriati omettendo di restituirli.

In particolare, per quanto riguarda gli autoveicoli, alcuni dei quali di elevato valore commerciale, gli indagati avrebbero sistematicamente cessato di corrispondere i canoni di locazione pattuiti con le società finanziarie, per poi rivenderli, anche all’estero, attraverso l’utilizzo di documenti falsi, tanto che, nel corso delle indagini, sono state sottoposte a sequestro preventivo cinque vetture per un valore totale di circa 300.000 euro.

Le risultanze investigative acquisite, inizialmente sotto la direzione della Procura di Pescara (dove gli indagati hanno tentato di piazzare uno dei veicoli trafugati), sono state poi trasmesse per competenza territoriale alla Procura di Perugia, che oltre alle quote ha fatto sequestrare anche 20 autoveicoli e di 5 mezzi meccanici per un valore totale che si attesta all’incirca sui 600.000 euro.

La medesima Procura, inoltre, ha disposto le perquisizioni personali e domiciliari dei due indagati che, contestualmente alla citata misura cautelare reale, sono state eseguite insieme alle Questure di Perugia, Teramo, Isernia e Campobasso.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.