Alessandro Angelucci, 34enne pescarese, è morto ieri pomeriggio in Turchia durante un’escursione a 200 km da Istanbul. La sorella su fb “io e mamma siamo sconvolte”.
L’incidente è avvenuto nel distretto di Karasu della provincia di Sakarya, nella zona naturalistica di Kocaali.
Angelucci si trovava lì tramite un’associazione di Pistoia che organizza scambi culturali tra studenti, una sorta di Erasmus, e del resto era molto legato al mondo accademico, recentemente aveva tenuto un corso di Teatro Medioevale in un master di primo livello di teatro e musica al dipartimento di Lingue e Letterature straniere proprio all’Università “d’Annunzio” dove molti lo ricordano, in particolare al dipartimento di lettere, arti e scienze naturali , come allievo particolarmente brillante, il Prof Nicola Di Nardo, ad esempio, da noi contattato, parla di ragazzo entusiasta che affrontava la fatica dello studio con grande gioia e passione .
“È successo tutto in pochi istanti: Alessandro stava bevendo da una bottiglietta d’acqua, poi ha fatto un passo ed è caduto”, è il racconto di un’altra testimone, una ragazza azera che si trovava a poca distanza da Angelucci al momento dell’incidente, riportato all’ANSA dai responsabili dell’Ong turca. La ragazza, raccontano, dopo aver assistito all’incidente ha subito un forte shock.
“Mentre camminavamo, ho cominciato a sentire persone che urlavano. Ho pensato che ci fosse un serpente, o un animale selvatico. Invece era per la caduta di Alessandro”. A raccontare i terribili momenti dell’incidente è uno dei ragazzi che si trovava con lui, giunto dall’Italia per partecipare a un progetto di scambio giovanile Erasmus Plus. “Era vicino a una parete di roccia, su un muretto di pietra piuttosto stretto. Aveva le scarpe ancora bagnate, perché prima avevamo attraversato un torrente. Probabilmente è scivolato per questo, facendo un volo di 40-50 metri”, racconta il testimone. In Turchia, Angelucci era giunto venerdì come ‘group leader’ in un progetto sulla prevenzione della dipendenza dalle droghe, che ha riunito 35 persone di diverse nazionalità. L’escursione a Karasu, 200 km a sud-est di Istanbul, era tra le attività ricreative previste. Con lui, dall’Italia erano giunti 4 giovanissimi partecipanti: 3 minorenni, tra cui 2 ragazze e un ragazzo, e un altro di 22 anni, originari del Viterbese. A organizzare la loro partecipazione al progetto della ong turca Kargenc è stata l’associazione Prometeus di Viterbo. I 4 ragazzi, che come gli altri membri del gruppo hanno ricevuto assistenza psicologica dopo l’incidente, dovrebbero rientrare in Italia domani, anticipando il rientro previsto domenica”.
Alessandro viveva con la madre in Viale Kennedy, da poco aveva perso il padre.
“Io e mamma siamo sconvolte, non possiamo credere a ciò che è successo. Speriamo di riaverlo tra di noi per la fine della settimana. Vi farò sapere quando e dove sarà allestita la camera ardente”. È lo sfogo, affidato a Facebook, di Giovanna Angelucci, sorella di Alessandro. La donna pubblica su Facebook una delle ultime foto del fratello e si unisce “al coro dei suoi tantissimi amici per ringraziarvi dei messaggi che mi mandate. Il tempo – scrive – non colmerà il nostro dolore, impareremo solo a convincerci”. Sempre su Facebook, stamani, la sorella del 34enne aveva lanciato un appello: “Vi chiedo aiuto amici, vi chiedo aiuto per avere informazioni sull’associazione per la quale Alessandro è partito”, aveva scritto quando ancora si sapeva poco sull’accaduto. E intanto la bacheca di Angelucci viene riempita da messaggi e foto di amici e conoscenti che, tra incredulità e dolore, ricordano i momenti insieme.
La sua instancabile sete di conoscenza lo aveva portato anche a collaborare con diverse associazioni come la “Pescara City Lights” e l’Istituto Nazionale di studi Crociani.Proprio con quest’ultima poco più di un mese fa aveva collaborato per un convegno, suo grande amico ed estimatore Marco Presutti:
“Una mente vivace appassionata, un esempio per la sua giovane età, d’intellettuale curioso ed aperto ad ogni forma di conoscenza, il mondo della cultura pescarese perde un giovane e straordinario talento, come Istituto Nazionale Crociano stiamo già pensando ad una giornata a lui dedicata per tenere desta la memoria.”
Il corpo di Angelucci è stato trasferito ad Istanbul per l’autopsia, disposta dal magistrato per confermare la dinamica della morte. Dopo l’esame autoptico la salma di Alessandro Angelucci potrà rientrare in Italia.
Il servizio del Tg8: