Un altro “regalo” della gestione Del Vecchio. Due sentenze del giudice del lavoro condannano l’Ud’A a pagare l’IMA sospesa indebitamente a 210 dipendenti.
L’Università D’Annunzio dovrà ripristinare il pagamento dell’Indennità mensile accessoria per 210 dipendenti che hanno vinto i ricorsi al giudice del lavoro, contro la sospensione che venne disposta dal direttore generale Filippo Del Vecchio, attualmente interdetto dall’incarico da un altro provvedimento della magistratura. Il pagamento a favore dei lavoratori comprende gli arretrati dal momento della sospensione (1 agosto 2014), e l’Ateneo dovrà sostenere anche le spese di giudizio. Vittoria su tutti i fronti, dunque per i ricorrenti contro un provvedimento che -scrivono i giudici- “urta contro il principio di irriducibilità e intangibilità della retribuzione”. Per l’Università un forte esborso che chiude, in modo amaro, un’altra pagina legata al recente passato all’insegna dello scontro aperto con i lavoratori e i sindacati: lo stile costante della fase…Del Vecchio. Nel senso anche figurato del termine.