Il rettore Sergio Caputi riceve il Dg sospeso dell’Ud’A Del Vecchio e gli spiega: “La Cassazione non ha notificato. E vige anche un altro provvedimento di sospensione”.
Il direttore generale dell’università D’Annunzio di Chieti-Pescara, Filippo Del Vecchio, non è riuscito ieri a tornare in servizio dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato il provvedimento di interdizione dai pubblici uffici di sei mesi. Del Vecchio si era presentato nella sede del rettorato a Chieti dove ha incontrato Caputi per una quarantina di minuti, convinto di poter riprendere le sue funzioni e rientrare in virtù della decisione della Cassazione che però non risultava notificata all’ateneo.
Caputi, all’ANSA, ha parlato di colloquio cordiale “anche perché non ci sono rapporti tesi a livello personale, ma il problema sussiste esclusivamente a livello lavorativo” – ha commentato. Ma quanto al rientro in servizio del Dg, il rettore ha poi sottolineato: “a Del Vecchio ho consigliato di non prendere servizio perché legalmente non ho ricevuto nulla riguardo alla sua paventata vittoria in Cassazione rispetto all’interdizione. Quanto al suo eventuale reintegro – ha aggiunto Caputi – sono in attesa di valutare la documentazione legale e quindi procedere in merito. Quello che sostiene lui per me non conta assolutamente niente, io devo vedere le carte e finché non vedo il contrario, lui è interdetto a tutti gli effetti. C’è anche un altro procedimento messo in atto dal decano Michele Vacca che lo sospende fino alla fine del giudizio penale. Naturalmente il mio auspicio è quello di risolvere la questione nella maniera più equilibrata per tutti”.
La Cassazione si era espressa in merito al provvedimento interdittivo emesso lo scorso 13 marzo dal gip Antonella Redaelli su richiesta del sostituto Ciani che aveva messo sotto inchiesta Del Vecchio e l’ex rettore Carmine Di Ilio con accuse a vario titolo di falso, abuso d’ufficio e violenza privata. E mentre Di Ilio si era dimesso da rettore, facendo decadere la misura interdittiva, Del Vecchio aveva impugnato. Il pm Ciani proprio in questi giorni ha chiuso l’inchiesta depositando l’avviso di conclusione delle indagini: ovvero l’atto da cui decorrono i termini che consentono agli indagati di presentare memorie difensive che di norma prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
Nel frattempo si è appreso che si è dimesso uno dei componenti del Cda dell’ateneo, l’imprenditore Enrico Marramiero, e che si sta già lavorando per la sua sostituzione.