Vasto: il governo Gentiloni cancella la manovra “salva-trivelle”; 2,4 mln di euro tornano al comune. Soddisfatto il sindaco Menna: “Accolte le nostre richieste”.
“Sono davvero felice di questo risultato non scontato che premia un importante lavoro di squadra, condotto con molti colleghi sindaci, e grazie al prezioso contributo dell’Anci regionale e nazionale”.
Questo il commento a caldo del sindaco di Vasto, Francesco Menna, all’indomani della marcia indietro, compiuta dal governo Gentiloni che ha stralciato la cosiddetta norma “salva-trivelle”: ora le piattaforme estrattive a mare dovranno corrispondere ai rispettivi comuni di competenza l’arretrato di Ici, Imu e Tasi.
Non appena si è conosciuta la prima bozza del decreto 50/2017, il primo cittadino di Vasto, in una lettera inviata al presidente del consiglio Paolo Gentiloni, ai ministri Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda, al sottosegretario alla presidenza del consiglio Maria Elena Boschi e ai presidenti Anci regionale e nazionale, Lapenna e Decaro, ha rappresentato la contrarietà alla norma inizialmente prevista che, soprattutto, contraddiceva la parola della Cassazione che, in due successive sentenze (3618 e 19510 del 2016), aveva dato ragione ai comuni costieri, stabilendo per i gestori delle trivelle il pagamento delle tasse immobiliari arretrate.
“Al nostro comune sarebbe venuta a mancare una cifra pari a circa 2,4 milioni di euro: un vero danno per le già ridotte risorse finanziarie di cui tutti gli enti comunali dispongono”, ha chiosato il sindaco Menna.