Successo per i vini abruzzesi insieme ai piatti giapponesi. Gli abbinamenti conquistano chef stellati, ristoratori e gastronomi.
Geograficamente piuttosto distanti, caratterizzati da culture e tradizioni gastronomiche diverse, in realtà l’Abruzzo e il Giappone hanno in comune più di quanto immaginiamo. Cosa? Tanto per cominciare, una spiccata passione per le eccellenze, che passa anche attraverso la scelta del buon bere.
Ed è per suggellare questi due mondi, accomunati dall’amore per il buono e il bello, che Francesco D’Onofrio e Vittorio Festa, al timone dell’azienda vitivinicola I Marchesi De’ Cordano hanno pensato di organizzare una degustazione di vini Made in Abruzzo, in abbinamento ai piatti giapponesi, creati ad hoc da Chef Nestor.
Ha riscosso consensi da parte perfino dei palati più esigenti e dei foodaddict più scettici la serata dal titolo “I vini d’Abruzzo incontrano il Giappone”, che si è svolta presso la Tenuta Marchesi De’ Cordano a Loreto Aprutino e ha radunato giornalisti, ristoratori e gastronomi. Gli abbinamenti dei vini della storica cantina abruzzese, giunta alla terza generazione, hanno esaltato i piatti preparati da Chef Nestor: tartare pescarese rivisitata alla giapponese, con olio biologico D’Onofrio abbinata al Brilla Cococciola 2016; tataki di salmone servita con Trinità Montepulciano Riserva 2012; yakisoba, alias spaghetti di frumento con verdure e salsa a base di soia, degustati con Santinumi Montepulciano Riserva 2011; teriyaki di tonno abbinata a Trinità Montepulciano Riserva 2001; sushi party servito con Trinità Montepulciano Riserva 2000 e infine Panettone zenzero e cioccolato e Cantucci della Falcone Dolciaria degustati con il Passito Santità. Tanti gli ospiti che hanno partecipato alla degustazione, tra cui gli stellati Peppino Tinari di Villa Maiella e Alessio Spadone de La Bandiera.