Iniziano domani le presentazioni del nuovo volume di Carsa Edizioni dedicato a “La Costa dei Trabocchi”.
Primo appuntamento oggi, 14 dicembre, a Fossacesia alle ore 19:00 presso il teatro comunale “N.Saraceni” con Enrico Di Giuseppantonio (sindaco di Fossacesia), Roberto Di Vincenzo (presidente Carsa), Oscar Buonamano (direttore editoriale Carsa edizioni), Alessandro Sonsini e Marialuce Latini (architetti e due degli autori).
Giovedì 21 dicembre 2017, è la volta di San Vito Chietino, alle ore 18:00 presso la sala Consiliare, ci saranno Emiliano Bozzelli (sindaco di San Vito Chietino), Roberto Di Vincenzo, Sandro de Nobile (consigliere incaricato alla cultura), Oscar Buonamano e Alessandro Sonsini.
Venerdì 29 dicembre 2017, ultima presentazione del 2017 dalle ore 19:00 a Ortona presso la Dimora storica “Torre della Loggia”, con Remo Di Martino (avvocato), Giovanni Legnini (vicepresidente del consiglio Superiore della Magistratura), Leo Castiglione (sindaco di Ortona), Roberto Di Vincenzo, Carlo Cambi (giornalista e autore televisoivo), Oscar Buonamano.
“La Costa dei trabocchi” è l’ultima produzione, in ordine di tempo, di Carsa edizioni, realizzata in collaborazione con www.paesaggidabruzzo.com che ha coinvolto la propria foto-community, protagonista della produzione di questo libro. 216 pagine, 250 fotografie, cinque capitoli e un racconto originale per descrivere uno dei luoghi più belli e suggestivi d’Abruzzo e che ospiterà una delle piste ciclabili più belle d’Europa, con un tracciato, da Ortona giù fino a Vasto, che si sviluppa lungo l’ex tracciato ferroviario lungo 42 chilometri. Il volume è in italiano e inglese e le traduzioni sono di Angela Arnone.
Il libro si costruisce su cinque capitoli e un racconto.
Il racconto, una fiction originale, è di Paolo Di Paolo, scrittore e già finalista del Premio Strega con il libro “Mandami tanta vita”, e s’intitola “Sporgersi”.
Il primo capitolo, “La costa d’utopia” è di Franco Farinelli, geografo e presidente dell’Associazione Italiana dei Geografi. Farinelli descrive la natura dei luoghi e nella sua scrittura c’è sempre spazio per l’uomo e le trasformazioni di cui è artefice.
Il secondo capitolo lo ha scritto il Alessandro Sonsini, “Il trabocco macchina da pesca”, e descrive il trabocco e la sua evoluzione nel tempo. Gli elementi costruttivi e costitutivi, oltre ad un elenco completo dei trabocchi stessi che costellano la costa da Ortona fino a Vasto.
Marialuce Latini scrive due capitoli, “Il trabocco nell’arte, tra letteratura, pittura e fotografia” e “Il territorio tra architettura e natura” Il primo informa su come è stato descritto il trabocco nelle arti, il secondo descrive le più importanti architetture del territorio, veri e propri cristalli che rendono unico questo pezzo di Abruzzo e d’Italia.
Il quinto capitolo, scritto dal giornalista e conduttore televisivo Carlo Cambi, dal titolo “Il trionfo della vite”, offre al lettore la possibilità di conoscere le eccellenze dell’agricoltura che fanno dell’Abruzzo la regione verde d’Europa. Non solo la grande ricchezza dei vigneti, ma tutto ciò che di rinomato e di qualità che offre il territorio.
Nel 1948 Ignazio Silone scriveva «[…] gli Abruzzesi sono rimasti stretti in una comunità di destino assai singolare, caratterizzata da una tenace fedeltà alle loro forme economiche e sociali anche oltre ogni pratica utilità, il che sarebbe inesplicabile se non si tenesse conto che il fattore costante della loro esistenza è appunto il più primitivo e stabile degli elementi, la natura.». A distanza di settant’anni la condizione della regione più verde d’Europa, con tre parchi nazionali, un parco regionale e tantissime aree e riserve naturali, e il legame tra il territorio e la sua gente non è cambiato. Sono sempre le montagne e il mare a determinare la sua natura e, per certi versi, anche la sua stessa ragion d’essere. Per questa ragione l’entusiasmo e la progettualità che interessa la Costa dei Trabocchi s’inserisce in un filone già consolidato: lo sviluppo del territorio non può prescindere da un rapporto armonico tra l’uomo e la natura.