Il ministro del Welfare Giuliano Poletti a Pescara stamani per il lancio del nuovo Piano Sociale della Regione Abruzzo: 200 milioni in 3 anni.
Poletti conclude i lavori del workshop “Il sociale torna a crescere” al Cinema Teatro Massimo di Pescara. E’ un evento organizzato dall’assessorato alle Politiche sociali per presentare il nuovo Piano Sociale Regionale e le azioni di rilancio a livello regionale e nazionale. Presenti anche il presidente della Regione Luciano D’Alfonso e gli assessori Marinella Sclocco e Silvio Paolucci.
La Sclocco ha presentato ad una gremitissima platea di operatori e di amministratori locale il nuovo strumento di programmazione delle politiche sociali “a cui si è giunti dopo un lungo e puntuale lavoro che oggi vede la coincidenza dei 24 Ambiti distrettuali sociali con i Distretti sanitari. L’integrazione sociosanitaria, che rappresenta una delle principali novità del Piano 2016-18 viene realizzata a livello istituzionale con strumenti vincolanti di attuazione affinché possa poi essere declinata nella condivisione delle risorse e delle decisioni a livello di ambito distrettuale”. Quanto alle risorse, “la combinazione tra quelle regionali e quelle nazionale, mobiliterà in una unica programmazione un plafond di circa 200 milioni di euro nei prossimi tre anni“.
Il ministro Poletti ha promosso il percorso della Regione Abruzzo, condividendo le scelte di fondo del Piano Sociale Regionale e soprattutto il principio della “piena integrazione socio-sanitaria, con la coincidenza degli ambiti territoriali. Anche l’uscita dell’Abruzzo dal commissariamento per la sanità” -ha rilevato il ministro- “è un esempio che quando le cose le si vogliono e le si perseguono, alla fine si possono anche fare”.
Tra le dichiarazioni più significative del Ministro a margine dell’evento. quella sul prossimo Referendum costituzionale:
“Se vincesse il no si aprirebbe una situazione di instabilita’ e problematicita’ di prospettiva e di incertezza”. Cosi’ il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, a margine del workshop “Il sociale torna a crescere” in corso al Cinema Teatro Massimo di Pescara. “Credo – ha aggiunto – che sia una cosa perfino elementare. Quando c’e’ una fase di incertezza le aspettative peggiorano e l’economia rallenta, quindi, c’e’ una conseguenza generale in questo senso. Io, peraltro, continuo a pensare, a lavorare perche’ vinca il si’ in quanto sono convinto che il si’ e’ la risposta necessaria a un paese che vuole continuare a cambiare, a modernizzarsi e a stare al passo con i tempi del cambiamento e dell’innovazione sul versante tecnologico. Una domanda che ci dobbiamo sempre fare – ha concluso il ministro – e’ come riuscire a far stare allineati i ritmi del cambiamento, dell’innovazione, della tecnologia e della globalizzazione con i ritmi della decisione pubblica e come facciamo a fare in modo che la democrazia funzioni nell’epoca del grande cambiamento”.
Il servizio del Tg8:
L’intervista integrale a Poletti