WWF celebra “anniversario” spiaggiamento capodogli a Vasto

A due anni dallo spiaggiamento dei capodogli a Vasto, il WWF rilancia da Vasto l’azione no-triv: nel mirino ora la Spectrum Geo

La costa abruzzese, anche se è scampata a Ombrina, non può stare serena. Lo ricorda il WWF sottolineando che di fronte alla Regione dei Parchi ci sono 7 concessioni a coltivare operanti, 6 permessi di ricerca, 3 istanze a permesso di ricerca e una istanza a coltivare. A questo quadro si aggiunge il progetto di una grande Multi-Client, la Spectrum GEO, per la “valorizzazione” di nuovi bacini sedimentari, o la rivalutazione di bacini sedimentari già oggetto di ricerca e produzione di idrocarburi al fine di fornire dati aggiornati a clienti interessati.

Contro questa iniziativa non è servito il ricorso al TAR di Comuni, Provincia di Teramo e Regione sconfitti. Se non adiranno in appello al Consiglio di Stato, ci sarà il via libera alla tecnica dell’air-gun. Una pratica -secondo il WWF- devastante per molte forme di vita, specie per i grandi mammiferi marini.

A due anni dallo spiaggiamento a Vasto dei 7 capodogli, mercoledì 14 settembre, alle ore 15.00, presso il punto informazioni della Riserva Regionale di Punta Aderci, a Punta Penna, il Centro Studi Cetacei, la Riserva di Punta Aderci, il WWF Zona Frentana e Costa Teatina, per non dimenticare il drammatico stato dei nostri mari e le nuove minacce, posizioneranno un grande pannello con la storia dello spiaggiamento, avvenuto il 12 settembre 2014; un episodio drammatico, ma che ha dimostrato come la gente abbia a cuore la vita del Mare. Alle ore 15,30 si partirà inoltre con le barche dal porto di Vasto, per liberare splendidi esemplari di tartaruga marina Caretta caretta curate dal Centro Studi Cetacei di Pescara.

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Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.