Dopo l’allarme contagio da Chikungunya e la caccia alle zanzare tigre, parla l’infettivologo.
Piccole, fastidiose e insignificanti: da sempre odiate, le zanzare diventano ora veicolo di timori per la psicosi da chikungunya che si è diffusa nel paese dopo i recenti casi registrati in Lazio per contagio da puntura di zanzara tigre. Ma quanto è reale la possibilità che si sviluppi un’epidemia di arbovirosi tra la popolazione? Lo abbiamo chiesto all’esperto.
“Non esiste in Abruzzo nessun caso di epidemia”, ha dichiarato al nostro microfono il dottor Francesco Ricci, dirigente medico della clinica malattie infettive dell’ospedale Ss. Annunziata di Chieti. “Si tratta di una malattia virale benigna che si risolve spontaneamente e che può dirsi pericolosa solo per soggetti anziani e con patologie”.
Nessun allarme per il contagio tra uomini: la trasmissione del virus avviene solo tramite puntura di zanzara.
IL SERVIZIO DEL TG8:
Non per essere cattivo, le povere zanzare sono esistite da sempre, le zanzare-tigre pure! Ma le malattie per cui si stanno imponendo i vaccini come malaria, morbillo scarlattina erano state debellate e non producevano morti a valanga! Che ci sia lo zampino …nero, di questi clandestini vaganti, che apparentemente sembrano essere lindi e stirati con t-shirt bianche e jeans puliti, ma sotto sotto c’è zozzura e degrado, basta vedere come vivono nei centri di accoglienza e nelle palazzine qui in italia che li accolgono!