Pescara: “Con le vasche di prima pioggia e il parco depurativo stop agli allagamenti”, lo afferma la presidente dell’Aca Giovanna Brandelli
I lavori termineranno entro il 2026, fa sapere la presidente dell’Azienda acquedottistica, facendo il punto sugli interventi fatti in corso. “Quella del 17 febbraio è stata una pioggia eccezionale”, sottolinea parlando di cambiamenti climatici.
Le vasche di prima pioggia dovrebbero dunque dare una risposta efficace al problema allagamenti che si verifica puntualmente quando c’è un nubifragio.
“L’evento meteorologico eccezionale ha provocato allagamenti in alcune zone di Pescara, la portata delle precipitazioni atmosferiche, soltanto nella giornata di sabato, è stata pari a quella caduta in quasi tre mesi”, puntualizza Brandelli. Quei lavori che oggi, precisa, creano oggi disagio al traffico ma che daranno i risultati sperati”.
Il primo degli interventi rilevanti, spiega, è stata la realizzazione del Dk15 del 2021 con cui l’Aca ha installato “un collare nelle golene del fiume che ha intercettato gli scarichi abusivi, consentendo anche l’ottenimento della Bandiera Blu alla città di Pescara”.
“Il secondo lotto di lavori, tuttora in corso, riguarda la capacità di resilienza ai cambiamenti climatici, progetti determinanti a cui la nostra Azienda sta lavorando alacremente per consentire l’accantonamento di 30mila metri cubi di acque di pioggia e per contribuire a innalzare la soglia dell’emergenza per gli allagamenti”.