Teramo: consiglio comunale su scuole ed emergenza ‘Delfico’

A Teramo Consiglio comunale straordinario sulla situazione delle scuole e, in particolare, sull’emergenza del convitto-liceo Delfico di piazza Dante

L’incontro è stato convocato su richiesta dei consiglieri di opposizione per fare il punto sull’edilizia scolastica e sull’impegno delle istituzioni locali, Comune e Provincia, nella gestione di questa crisi.

Durante una riunione dei capigruppo tenutasi lunedì, i consiglieri di opposizione hanno redatto un documento ufficiale indirizzato al sindaco Gianguido D’Alberto e al presidente della Provincia Camillo D’Angelo, chiedendo un aggiornamento dettagliato.

Le richieste includono informazioni sulle ristrutturazioni e sui lavori di consolidamento eseguiti negli edifici scolastici, l’eventuale disponibilità di fondi – compresi quelli del PNRR e della ricostruzione – e le azioni intraprese a seguito del sequestro dell’immobile.

Il documento chiede inoltre chiarimenti sulle iniziative pianificate per migliorare la sicurezza strutturale degli istituti scolastici cittadini e sugli sviluppi delle azioni legali legate al convitto-liceo Delfico.

Intanto la Provincia attende a breve la fissazione della trattazione del ricorso in Cassazione presentato contro il sequestro di Palazzo Delfico, sede del convitto e del liceo.

In una nota la Provincia scrive che “Sono in corso in queste ore le ulteriori prove tecniche a cura dei tre consulenti incaricati dall’Ente (Franco Braga noto docente universitario, Massimo Cerri, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma e Stefania Arangio specializzata in ingegneria forense e strutturale) i quali hanno già provveduto a trasmettere una prima relazione che è servita per la Cassazione. Anche i risultati delle prove sulla sicurezza statica saranno completati in tempi brevi.

Il ricorso è stato presentato il 18 ottobre scorso; la prima tappa, quella della Cassazione, è uno degli obiettivi cristallizzati nella delibera del Presidente adottata il 14 ottobre: prima il ricorso (ex art 325 codice penale) e poi l’istanza di revoca del dissequestro da presentare questa al Pubblico Ministero tenendo conto del fatto che in questo ultimo caso è necessario produrre approfondite attività di valutazione tecnica. Un’attività da fare sul posto e per la quale si è resa necessaria l’autorizzazione del PM; lo staff tecnico, quindi, in questi giorni, è al lavoro dentro Palazzo Delfico per compiere le indagini tese a valutare la sicurezza statica dell’edificio”.

Il presidente Camillo D’Angelo spiega che “Non appena ultimata questa fase di ulteriore valutazione e non appena ci verrà consegnata la relazione definitiva presenteremo anche l’istanza di revoca del dissequestro allo stesso Pubblico Ministero. Una volontà espressa in maniera ufficiale con atto deliberativo appena dieci giorni dopo l’avvenuto sequestro. Sulla via giudiziaria non lasciamo nulla di intentato e ci auguriamo, per il bene di tutta la comunità, che il risultato possa riportare alla normalità lasciandoci la possibilità di organizzare tempi e modi dei lavori Sisma dopo che Invitalia ha individuato la ditta affidataria della progettazione e dei lavori”.

https://youtu.be/kYOAnCvgDHU?si=KKjE4wQ8YFvCp-yY

Gigliola Edmondo: