Droga e reati tributari: operazione della Guardia di Finanza di Ortona, sequestri e contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Importanti risultati sono stati recentemente conseguiti dalla Guardia di Finanza di Ortona sia nel contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope che nell’aggressione dei patrimoni degli indagati per reati tributari, al fine di assicurare un effettivo ristoro alle casse erariali. L’inizio del mese di marzo e’ stato caratterizzato da una intensa attivita’ di controllo del territorio che ha permesso ai finanzieri della Tenenza di Ortona di sequestrare oltre a svariate dosi di marijuana, deferendo alla Procura della Repubblica i relativi responsabili, circa 200 grammi di una sostanza stupefacente chiamata “shaboo” (detta anche ice o crystal meth) che venduta al dettaglio in dosi avrebbe fruttato circa 50.000 mila euro di profitto. Lo “shaboo”, che si sta diffondendo anche lungo la costa pescarese/teatina, e’ una potente metanfetamina ottenuta sinteticamente, con un effetto stimolante fino a dieci volte maggiore della cocaina, che annovera tra i suoi effetti collaterali danni devastanti all’organismo umano; e’ in grado, infatti, di annientare fame e senso di fatica per 14-16 ore, causare dipendenza immediata e portare a comportamenti violenti, ansia, paranoia, confusione, insonnia e disturbi della personalita’, preceduti da stati di euforia e apparente lucidita’. Se assunta per periodi medio-lunghi puo’ persino portare alla completa devastazione del volto. Oltre alla lotta al traffico di stupefacenti, i finanzieri di Ortona, nell’ambito di una specifica attivita’ di polizia economica-finanziaria, hanno proceduto al sequestro di due fabbricati (un laboratorio e un villino) ubicati nell’area della marrucina riconducibili ad alcuni soggetti che gestivano una societa’ di capitali e una cooperativa, indagati per i reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e per l’emissione di certificazioni fiscali surrettizie. Il provvedimento cautelare, disposto dal gip del Tribunale di Chieti Antonella Redaelli, su richiesta del sostituto procuratore Giancarlo Ciani, e’ stato emesso sulla base delle risultanze di una verifica fiscale condotta dalle Fiamme Gialle nel corso del 2016. L’attivita’ operativa aveva portato alla luce una consistente evasione fiscale in quanto le imprese, riconducibili alle stesse persone fisiche legate da vincoli familistici, avevano occultato ricavi – nelle annualita’ oggetto di attenzione ispettiva – per circa un milione di euro, derivanti dall’ utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, i cui importi sono transitati susseguentemente nei modelli dichiarativi delle stesse aziende. La misura del sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, ha consentito di aggredire il patrimonio personale degli indagati sino a concorrenza dell’importo dell’Iva evasa, quantificato in 136.350 euro. Le predette attivita’ operative evidenziano e valorizzano la connotazione della Guardia di Finanza quale Forza di polizia economico-finanziaria a competenza generale capace di affrontare, in maniera trasversale, ogni tipologia di illecito.