In Abruzzo, reati in calo nel 2016 nei quattro capoluoghi: quanto emerge in base alle statistiche del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno per il Sole 24 Ore.
Reati e denunce in calo nei 4 capoluoghi abruzzesi nel 2016. E’ quanto emerge da una ricerca elaborata in base alle statistiche del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, per il Sole 24 Ore. In particolare, rispetto all’anno precedente, le denunce sono scese del 12,5% a Pescara, del 12,1 a Teramo, del 13,7 a Chieti e del 14,9 a L’Aquila. Stando allo studio, l’Abruzzo, tutto sommato, e’ ancora un'”isola felice” anche se c’e’ da segnalare che a Pescara i furti in esercizi commerciali segnano un più 24%. Per quanto riguarda le estorsioni, Teramo svetta con un meno 28%. Pescara è inoltre tra i 20 capoluoghi di provincia per il numero di denunce presentate nel 2016 ogni 100 mila abitanti. Tra le tipologie di reati commessi in Abruzzo come nel resto del Paese, oltre a furti e rapine, anche truffe informatiche. Nell’ambito dei dati nazionali, gli omicidi colpiscono soprattutto le città meridionali, mentre i furti nelle abitazioni e nei negozi quelle del Centro Nord.
In Italia, quasi 7.000 reati vengono commessi ogni giorno. Circa 284 ogni ora. Un dato in calo del 7,4% su base annua, che consolida le flessioni già registrate nei due anni precedenti. Il generale arretramento riguarda quasi tutte le tipologie di illeciti – scippi, borseggi, effrazioni – ad eccezione delle truffe e delle frodi informatiche (che crescono del 4,5%) e dei casi di usura (+9% le denunce a livello nazionale).
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