Una scossa di Terremoto di 4.1 con epicentro a Collelongo si è verificata alle 19.36 del 1 gennaio.
Paura e gente in strada ma nessun danno per il terremoto di magnitudo 4.1, nella Marsica. A distanza di pochi giorni, dopo il sisma di Catania dello scorso 26 dicembre, la terra trema ancora ma stavolta l’epicentro è a Collelongo, a una cinquantina di chilometri dall’Aquila.
La scossa è stata registrata dall’Ingv alle 19.37 ad una profondità di 17 chilometri. A quest’ultima ne sono seguite altre due di entità molto inferiore, formando uno sciame sismico di assestamento. A peggiorare la situazione delle persone scese in strada anche il freddo, con temperature sotto lo zero. Il terremoto è avvenuto nella zona della piana del Fucino, vicino alla località di villeggiatura di Villavallelonga ed è stato avvertito anche in tutta la Valle di Roveto e nel Sorano, nell’alto Lazio, ma anche a Roma e nell’area metropolitana. “E’ stata una scossa molto forte, per fortuna non si rilevano danni a persone o cose. Ma c’è molta paura e, non potendo escludere nuove scosse, abbiamo aperto il Coc e messo a disposizione delle persone che vogliano dormire fuori casa, il plesso scolastico e il bocciodromo che sono in sicurezza”, ha spiegato Rossana Salucci, sindaco di Collelongo, comune marsicano che conta circa 1.200 abitanti. Anche ad Avezzano le persone si sono riversate nelle strade.
Dopo le prime verifiche della Sala Situazione Italia, la Protezione civile ha fatto sapere che “non risultano al momento danni a persone o cose”. Un dato confermato anche dai vigili del fuoco.
Nessun danni nemmeno alle linee ferroviarie e ai viadotti delle autostrade A24 e A25.
Ma la paura è stata forte: “La scossa è stata violenta e lunga, ma a quanto pare non ha fatto danni – raccontano all’ANSA due coniugi alle porte del paese – siamo usciti di corsa da casa per precipitarci qui, al capannone per vedere se era tutto a posto e sembra così, ma la paura è stata violenta”. A Collelongo fa freddissimo, -4, cielo stellato, tutte le luci delle case sembrano accese. La Marsica è una delle zone con più alto rischio sismico. Oltre cento anni fa, il 13 gennaio 1915 un terremoto di magnitudo ben più alta, di 7.0, provocò oltre 30mila morti segnando una della più grandi catastrofi del nostro Paese. (Foto Ansa).